Benevento, Mastella perde la guerra contro il panino nelle scuole

Clemente Mastella quando era ministro
Clemente Mastella perde, almeno per ora, la "guerra" con i genitori: il Tar della Campania ha bocciato il suo regolamento che vieta il panino libero nelle scuole di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Clemente Mastella perde, almeno per ora, la "guerra" con i genitori: il Tar della Campania ha bocciato il suo regolamento che vieta il panino libero nelle scuole di Benevento. I bambini delle materne ed elementari potranno quindi consumare il pasto portato da casa.


Lo ha deciso il Tribunale amministrativo regionale che ha annullato definitivamente il regolamento disposto nel giugno 2017 dalla giunta comunale guidata da Clemente Mastella e approvato dal Consiglio comunale, con il quale si imponeva la mensa pubblica.

La sentenza del Tar arriva in seguito all'udienza che si è tenuta il 7 marzo scorso e dopo che già nel settembre 2017 lo stesso Tribunale aveva sospeso temporaneamente il regolamento contro il quale avevano fatto ricorso circa 50 genitori assistiti dagli avvocati Stefania Pepicelli e Giorgio Vecchione. La sentenza pubblicata oggi ed emessa dalla sesta sezione del Tar in pratica «annulla la delibera del Consiglio Comunale del 10 luglio 2017 e la delibera della Giunta del 16 giugno 2017» che avevano approvato il regolamento sul servizio di ristorazione scolastica.

Ma il Comune di Benevento non si arrende: «Andremo avanti, faremo ricorso al Consiglio di Stato», ha detto il sindaco Mastella. «Siamo confortati dal fatto - ha aggiunto - che abbiamo 1100 iscritti al servizio mensa e l'offerta è gradita ai ragazzi e alle famiglie» che ne usufruiscono.

In attesa del secondo round del braccio di ferro tra sindaco e i genitori che difendono il diritto al pasto domestico, la sentenza di oggi, secondo i due avvocati, «difende le famiglie, le loro scelte, la loro autonomia e potestà genitoriale, la loro organizzazione quotidiana». Dopo il Tar Lazio, anche il Tar della Campania, hanno rilevato Pepicelli e Vecchione, «mette l'ennesimo sigillo sulla legittimità del pasto da casa, come valida alternativa al servizio mensa erogato dai Comuni».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino