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Centinaia di ragazzi assiepati nei pressi di baretti e pub del centro. Tutti pericolosamente vicini, tutti rigorosamente senza mascherina. La movida da quarta ondata somiglia sinistramente alle precedenti. Non c'è traccia di giri di vite nei controlli, pur annunciati, né di autoregolamentazione che sarebbe velleitario attendersi da giovani e giovanissimi.
La cronaca dell'ultimo weekend è nelle fotografie scattate sabato in vico Umberto I, via Cardinal di Rende, piazza Vari, piazzetta Verdi, piazza Piano di Corte. Location conclamate del by night, croce e delizia del centro storico. Se da un lato è confortante vedere tanti giovani animare vicoli che fino a qualche anno fa erano semideserti, l'altra faccia della medaglia mostra lati negativi che si ripropongono ad ogni fine settimana: musica e schiamazzi fino a notte fonda, rifiuti abbandonati agli ingressi di casa e sui davanzali, deiezioni ovunque. E non raramente, atti violenti. Il tutto con un'aggravante di non poco conto: i contagi sono in risalita mentre l'efficacia dei vaccini sembra fare il percorso inverso. Ma tra i partecipanti al divertimento notturno, anche nel weekend appena concluso non c'era traccia di particolari preoccupazioni: baci e abbracci, comitive radunate in pochi metri quadrati, fitti conciliaboli vis-a-vis senza protezioni.
La presenza delle forze dell'ordine e della polizia municipale, pur consistente nelle prime ore della serata, scema drasticamente proprio nella fase clou della movida. «Sono dinamiche che conosciamo e che cerchiamo di fronteggiare con tutti i limiti che abbiamo - spiega il comandante della polizia municipale Fioravante Bosco -.
E la situazione appare uguale a se stessa in ogni weekend a chi il centro storico lo vive anche dal lunedì al venerdì: «Purtroppo ci ritroviamo a denunciare sempre le stesse problematiche, ma del resto non si scorge alcun reale intervento - lamenta Luigi Marino, presidente del comitato Centro storico - Continuiamo a non vedere controlli incisivi, contrariamente a quanto annunciato nelle riunioni degli organi preposti. Vogliamo credere si tratti di una fase transitoria e attendiamo risposte adeguate. Sia chiaro: non chiediamo un solo agente in più ma una presenza che si percepisca concretamente, non solo su corso Garibaldi ma in tutto il centro storico. Sul piano del decoro non c'è ormai altro da aggiungere. Basta fare un giro tra i vicoli la domenica mattina: un autentico catalogo dell'orrore. Con il nuovo assessore all'Ambiente Rosa si è avviato un canale di dialogo. Ci auguriamo si voglia dare continuità, chiarendo che non di piacere ai residenti si tratta ma di gestione degli eventi e della socialità che rientra tra i compiti propri di ogni amministrazione comunale, nessuna esclusa».
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