Benevento, ordinanza sul fumo nessuna sanzione ma inizi con i veleni

Benevento, ordinanza sul fumo nessuna sanzione ma inizi con i veleni
Zero. Se l'indice di trasmissione del contagio corrispondesse al bilancio delle sanzioni applicate in città, Benevento sarebbe per davvero Covid-free. Decreti del...

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Zero. Se l'indice di trasmissione del contagio corrispondesse al bilancio delle sanzioni applicate in città, Benevento sarebbe per davvero Covid-free. Decreti del presidente del Consiglio e del ministro della Salute, ordinanze regionali e sindacali: un profluvio chilometrico di disposizioni normative nel quale è diventato complicato districarsi. Montagna di carta che deve poi tradursi in azioni. È il caso del divieto di fumo imposto nel pomeriggio di martedì dal sindaco Clemente Mastella. La palla è passata ieri mattina nel campo degli addetti ai controlli, alle prese con le difficoltà operative del caso. «Abbiamo riscontrato in più occasioni persone che fumavano in strada - spiegano dall'ufficio volanti della questura -. Le persone fermate hanno ammesso candidamente di non essere a conoscenza del divieto, scusandosi per l'involontaria violazione. Abbiamo ritenuto pertanto di non applicare alcuna sanzione anche perché tutti hanno prontamente ottemperato». Stesso saldo finale anche per le verifiche effettuate dalla municipale: «Non abbiamo elevato sanzioni, anche perché le presenze in strada e davanti a bar e attività commerciali erano oggettivamente limitate - conferma il comandante Fioravante Bosco -. Ma del resto l'obiettivo delle disposizioni di contenimento del contagio è indirizzare i comportamenti collettivi verso condotte rigorose a tutela di tutti, non di fare cassa con le multe». Stesso trend per l'ordinanza che aveva istituito la zona rossa su corso Garibaldi, provvedimento poi assorbito dalle disposizioni nazionali.

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Il bilancio delle sanzioni nella fase 2 si ferma dunque alla quindicina di verbali relativi al mancato utilizzo della mascherina, la metà dei quali indirizzati agli esponenti leghisti. Mastella è tornato ieri a lanciare inviti all'attenzione, alla luce anche dei dati pubblicati dal quotidiano «La Repubblica»: «Vedo che Benevento avrebbe un indice Rt (indice di trasmissione del virus, ndr) del 2,08 e Napoli all'1,68. In realtà per numeri di contagi noi siamo al 98esimo posto su 105. Il sistema Rt è inappropriato: se Benevento passa da 30 a 60 casi viene calcolato con indice 2; se invece Napoli passa da 3000 casi a 3300, viene calcolato con indice 1. Ma pur stando in fondo alla classifica - ha aggiunto - restiamo il più possibile a casa. Comportiamoci con responsabilità e giusta preoccupazione. La stessa che ho avuto io nell'ordinare di non fumare in pubblico, perché questo porta a utilizzare poco la mascherina». Passaggio che appare non casuale dopo che in giornata la decisione era finita nel mirino delle critiche: «L'ultima fantasiosa quanto cervellotica ordinanza ci consegna il solito Mastella, sindaco che è proprio il caso di definire tutto fumo e... poco arrosto - l'affondo degli oppositori Italo Di Dio e Delia Delli Carri -. Il virus è tra noi e ne siamo consapevoli. Ma spaventare la popolazione con la sua contraddizione comunicativa disorienta. Mastella contesta a gran voce le misure del governo nazionale per guadagnarsi i favori della platea, poi con le sue decisioni le inasprisce ulteriormente. Non ci va di star fermi a osservare una comunità smarrita da scelte stravaganti e poco ragionevoli. Protocolleremo una richiesta di ordine del giorno in Consiglio per individuare possibili interventi a sostegno dell'economia».

Critiche sul filo dell'ironia anche dall'ex assessore forzista Antonio Reale: «Va dato atto all'amministrazione che sta affrontando l'emergenza Covid col fermo obiettivo di risollevare il morale dei cittadini: facendoli ridere. Mentre in città si registrano difficoltà con l'ospedale affollato, i contagi che aumentano e le attività che chiudono, l'idea brillante è una bella ordinanza che impone di non fumare all'aperto». Attacchi ai quali Mastella ha replicato ieri sera via social: «Alcuni pigmei politici, che difficilmente ho visto sorridere, e qualche altro che nella sua azione di governo locale faceva ridere, mi hanno rimproverato per questo mio provvedimento. Voglio per correttezza dire che sono tanti in giro per l'Italia che lo hanno emesso, e autorevoli giornalisti anche ieri ne hanno sottolineato la bontà».
 

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Il Mattino