«Bisogna attivare un piano stringente di attività di ricerche, tenendo anche conto delle procedure in atto per l'emergenza coronavirus». Così il...
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Da qui l'ulteriore intervento del prefetto che si aggiunge alla riunione del Comitato per l'Ordine e la sicurezza pubblica, tenutosi nei giorni scorsi. «Le orme che abbiamo repertato a Pesco Sannita mi fanno ritenere che possa trattarsi di un grosso cane, più che di un felino», sottolinea il colonnello Gennaro Curto il quale ha ancora dei dubbi sull'animale che, da circa un mese, suscita allarme in città e nei centri dell'hinterland. I carabinieri forestali, in ogni caso, stanno attuando una serie di misure finalizzate alla cattura, in modo da rassicurare le popolazioni. Come prima cosa è stato coinvolto il servizio «Cites» del corpo carabinieri forestali, in particolare gli addetti alla sede di Napoli che hanno fatto già un sopralluogo in particolare nella contrada Rotola, tra Ceppaloni e Casale Maccabei. Cites è una struttura che è specializzata nel controllo tecnico operativo su numerose specie di animali. Ma gli interventi dei carabinieri forestali sono, in queste ore, anche di altro tipo. In particolare sono state collocate telecamere sofisticate, a raggi infrarossi e quindi in grado di operare anche nelle ore notturne, lungo il fiume Sabato e il torrente Serretelle, zone in cui vi sono stati degli avvistamenti.
«Inoltre - aggiunge Curto le nostre pattuglie perlustrano tutte quelle zone che sono state interessate dagli avvistamenti. C'è da dire che il clima di allarme porta anche a segnalazioni che si rivelano non veritiere. Basti pensare che una nostra pattuglia in servizio di perlustrazione è stata fermata da alcuni cittadini che hanno indicato un luogo dove, a loro dire, c'è era un nascondiglio della pantera. In realtà si trattava solo di un nido di una gazza ladra».
La certezza sulla specie di animale al centro degli avvistamenti si potrà avere solo dal Dna, che si sta cercando di isolare dai resti di tre animali aggrediti: due a Torrecuso e un altro a Pesco Sannita. Il responso lo darà un laboratorio specializzato con sede a Grosseto che, per motivi organizzativi, non ha ancora comunicato all'Asl il risultato. In attesa si continua con ricerche che saranno anche intensificate, tenuto conto delle decisioni del prefetto.
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Il Mattino