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Piazza Risorgimento ed ex Collegio La Salle, il Comune ci riprova. La giunta guidata da Clemente Mastella ha approvato l'aggiornamento della proposta progettuale di riqualificazione delle due aree contigue nel cuore della città. Con l'obiettivo, se arriveranno i fondi, di partire con i lavori ad agosto per concluderli aprile 2024.
La nuova versione, rimodulata in funzione dell'abbandono forzato della opzione del project financing, sarà adesso prospettata alla presidenza del Consiglio dei ministri per ottenere il via libera all'utilizzo dei fondi del Programma Periferie. Budget che, per effetto del dietrofront in corsa della partnership con i privati, scenderà dai 9,4 milioni inizialmente previsti ai 7 della proposta licenziata ieri.
Niente più parcheggio interrato in piazza Risorgimento, che diventerà una vera piazza pedonale e location per eventi. L'area di sosta su più livelli sarà realizzata in luogo dell'attuale terminal bus, destinato a essere soppiantato nel medio periodo dal nuovo stazionamento per pullman programmato alla Ferrovia. Queste in sintesi le previsioni stilate dal dirigente del settore tecnico Antonio Iadicicco e dalla responsabile del procedimento Antonella Moretti, che ha relazionato ieri alla Giunta. «La proposta progettuale - evidenzia l'assessore ai Lavori pubblici Mario Pasquariello - presenta considerevoli aspetti migliorativi in termini di funzionalità, impatto sull'ambiente e qualità spaziale, e risulta in continuità e coerenza funzionale rispetto alla proposta già approvata dalla giunta il 28 agosto 2016. Puntiamo a rigenerare un'area strategica della città. Meno volumetrie, più aree verdi e la valorizzazione urbanistica e architettonica di piazza Risorgimento, un'area cui sarà restituita dignità e bellezza». Per quanto riguarda nello specifico piazza Risorgimento, il progetto prevede «il ritorno alla originaria funzione di piazza urbana destinata ai pedoni e alle manifestazioni pubbliche, così come l'aveva ideata negli anni Trenta l'architetto Luigi Piccinato». Si punta alla «riqualificazione dell'area mediante realizzazione di un porticato perimetrale che sia in grado di valorizzare lo spazio centrale della piazza filtrando la visione degli edifici circostanti costruiti negli anni 70 e 80 che ne hanno alterato negativamente la composizione formale originaria. Viene confermata la eliminazione dell'esistente parcheggio a raso e confermata la realizzazione di un porticato sul lato che prospetta su viale Mellusi, con un filare di pilastri con travatura quale colonnato razionalista atto a schermare l'edificio della Banca d'Italia oggi in disuso».
Negli 8.413 metri quadrati dell'area ex Collegio La Salle, attuale stazionamento per bus extraurbani, la nuova proposta progettuale licenziata ieri si sviluppa «assecondando il salto di quota presente tra viale dei Rettori e l'attuale piazzale del terminal bus, in modo da ridurre al minimo i lavori di scavo e sistemazione dei terreni». «L'area contigua al viale dei Rettori sarà sistemata con terrazzamenti a verde mediante l'utilizzo di tecniche della ingegneria naturalistica: un sistema di percorsi pedonali, uno slargo destinato a piccola piazza, aiuole sistemate a vario livello conservando le alberature presenti, si integreranno con la parte destinata a parcheggio a raso prevista sul livello di quota attuale». Nella parte a confine con l'alto muro di contenimento che dà sulla scuola Mazzini, il progetto prevede «la realizzazione un parcheggio multipiano fuori terra di tre livelli". Completerà il restyling «la realizzazione di un'area di sosta attrezzata per il passaggio temporaneo dei bus extraurbani che conserveranno la possibilità di trasportare i pendolari e gli studenti nelle ore di punta per le sole operazioni di discesa e salita breve».
La nuova versione punta a superare, com'è evidente, le criticità sorte con la partecipazione dei privati inizialmente prevista e censurata dall'Anac. Resta però da definire la posizione della Lumode, autrice nel 2016 della proposta originaria. Si proverà ancora a trovare un'intesa, che appare non agevole, nell'ambito dei 642mila euro destinati alla progettazione.
Il Mattino