Benevento e la questione pini: verifiche del consulente della Procura

Benevento e la questione pini: verifiche del consulente della Procura
Gli esami non finiscono mai, anche per i pini di viale degli Atlantici. La Procura beneventana effettuerà proprie verifiche strumentali sugli alberi collocati nella massima...

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Gli esami non finiscono mai, anche per i pini di viale degli Atlantici. La Procura beneventana effettuerà proprie verifiche strumentali sugli alberi collocati nella massima classe di rischio dall'agronomo incaricato dal Comune Giuseppe Cardiello. Il professor Claudio Massimo Colombo, consulente tecnico dalla Procura, ha avviato nei giorni scorsi gli approfondimenti conducendo un primo rilievo sul campo. L'ordinario di Pedologia e Chimica del suolo all'Università del Molise si è soffermato in particolare nei punti del viale coincidenti con le 24 piante in classe di propensione al cedimento D, ovvero «alberi con difetti strutturali di rilevante entità che devono essere abbattuti» secondo l'analisi svolta da Cardiello. Colombo è coadiuvato da Stefano Vitale e Giovanni Plescia, dottori forestali e accademici che formano il pool di esperti designato dalla sostituta procuratrice Assunta Tillo titolare dell'inchiesta avviata nel giugno scorso per appurare la sussistenza di possibili reati. Le attività entreranno nel vivo nei prossimi giorni con l'utilizzo di apparecchiature specialistiche.


Ampie dotazioni tecniche erano state impiegate anche dal professionista designato dal Comune, autore di schede puntuali delle 123 conifere che formano le storiche alberate. Mappatura redatta sulla scorta di prove di trazione statiche e dinamiche, tomografie, resistografie e scopertura dell'apparato radicale superficiale con aspiratore a risucchio. I controlli operati dai consulenti della Procura interesseranno a campione alcuni degli alberi inseriti nella massima fascia di gravità. In questa prima fase non dovrebbero essere coinvolti invece i 34 pini inseriti in classe C/D con asterisco per i quali il tecnico scelto da Palazzo Mosti ha suggerito l'abbattimento in quanto ritenuti «alberi con difetti strutturali di rilevante entità per cui non si ravvisano ragionevoli prospettive di recupero estetico e funzionale e per i quali si consiglia la sostituzione».

Un approccio che ha già suscitato dure contestazioni dal mondo associazionistico e rilievi anche da parte di luminari della materia di rilievo nazionale come Giovanni Morelli e Rocco Sgherzi, concordi nel bocciare la classe C/D «asteriscata» coniata da Cardiello. Proprio dalla società civile del resto è originata l'azione degli inquirenti. In particolare hanno giocato un ruolo cruciale le segnalazioni prodotte dagli avvocati Luca Coletta e Nunzio Gagliotti per il comitato «Giù le mani dai pini» presieduto da Francesco Di Donato, e dall'avvocato Marcello D'Auria per Ambner De Iapinis, presidente del Movimento Città Verde. Il focus iniziale era sugli abbattimenti di 12 esemplari effettuati dal Comune nel marzo 2019, ma l'attività di accertamento si è estesa alla annunciata sostituzione integrale del patrimonio arboreo di viale degli Atlantici e Pacevecchia da parte dell'amministrazione municipale. Nell'ambito dell'inchiesta sono stati acquisiti atti presso l'ufficio Verde del Comune in via del Pomerio. Nei mesi scorsi sono state ascoltate in vari momenti dai carabinieri forestali, come persone informate dei fatti, alcune figure che a vario titolo hanno svolto un ruolo significativo nella vicenda. Nella caserma di via Paga si sono recati, tra gli altri, l'ex assessore all'Ambiente Luigi De Nigris, l'architetto Maurizio Salomone Magna componente della commissione di tecnici nominata dal Comune nel giugno 2019, e Sgherzi. Dal Comune intanto si fa sapere che nei giorni 1, 2 e 3 febbraio si è svolta una derattizzazione in città effettuata dalla Asl. Altri due cicli di intervento sono in programma per i giorni 22, 23 e 24 febbraio e 22, 23 e 24 marzo.
 

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Il Mattino