A Benevento ritrovate le tele di Ferrante rubate 23 anni fa

A Benevento ritrovate le tele di Ferrante rubate 23 anni fa
BENEVENTO - Dopo ventitre anni recuperate in maniera rocambolesca, tredici opere del noto pittore Mario Ferrante, 60 anni, che vive tra Benevento e Roma. In città ha una...

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BENEVENTO - Dopo ventitre anni recuperate in maniera rocambolesca, tredici opere del noto pittore Mario Ferrante, 60 anni, che vive tra Benevento e Roma. In città ha una casa in centro storico ed una bottega a via dei Rettori.

«Ero convinto che non avrei più rivisto quelle opere dopo che era trascorso tanto tempo. Invece è accaduto che un antiquario napoletano, a cui la figlia di un imprenditore deceduto aveva parlato di queste tele, avendole trovate abbandonate in un garage, mi ha telefonato per chiedermi informazioni. Avuta questa notizia abbiamo avvertito la polizia che ha fatto luce sull’intera vicenda». Così commenta il rinvenimento delle sue opere Mario Ferrante. L’artista ricorda che più volte è stato vittima di furti in altra città della Campania fu sottratto un furgone con all’interno numerose sue opere. «Il furto in città - ricorda Ferrante - avvenne presso la mia bottega di viale dei Rettori. Il valore di quelle opere all’epoca, era di circa cento milioni, anche perchè realizzate su particolari materiali. Fu praticato un piccolo foro nella mia bottega e una volta all’interno portarono via tutte le opere. Il colpo ebbe inoltre gravi ripercussioni poiché compiuto prima della mostra che avrebbe visti questi dipinti esposti a New York, nell’ambito del progetto “Alitalia per l’Arte”, patrocinato dalla compagnia di bandiera italiana. Ora che ho riottenuto queste opere le ho collocate per evitare furti in un caveau».
Gli uomini della Squadra Mobile, diretti dal vice questore Emanuele Fattori, ricevuta la notizia del ritrovamento di queste tele hanno fatto un sopralluogo in un garage di via Cupa Santa Lucia, dove erano le opere appartenute ad un congiunto della donna che le aveva rinvenute, e che era deceduto di recente.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino