Benevento, in catene per il diritto al salario: riesplode la vertenza Samte

Benevento, in catene per il diritto al salario: riesplode la vertenza Samte
Samte, riesplode il malcontento dei lavoratori. Un operaio si è incatena davanti all'edificio di via Mazzoni che ospita gli uffici della partecipata. La protesta,...

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Samte, riesplode il malcontento dei lavoratori. Un operaio si è incatena davanti all'edificio di via Mazzoni che ospita gli uffici della partecipata. La protesta, iniziata nel cuore della notte, ha avuto il suo epilogo solo in mattinata. All'origine del gesto il mancato pagamento degli stipendi: l'operaio si è incatenato, seduto su un secchio di pittura con un polso stretto da una pesante catena e da un lucchetto ancorato alla maniglia del portone. Poi la Samte ha comunicato il pagamento di mille euro a tutti i lavoratori ed è ritornata la calma.


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«È una situazione che mi amareggia ha dichiarato il presidente della Provincia Antonio Di Maria e capisco perfettamente il dramma che vivono i lavoratori e sono ancora una volta loro vicino, tanto che ho dato indicazioni affinché l'organismo di liquidazione potesse destinare tutto ciò che è in cassa per pagare una parte di quanto è dovuto ai dipendenti, e questa linea è stata senz'altro accolta. Ma se il problema è che continuano a mancare risorse finanziarie, se ci troviamo di fronte a una carenza drammatica di liquidità, ecco, io non so cosa si possa fare di più. Posso solo augurare che martedì prossimo presso la prefettura possano essere individuati percorsi amministrativi per ridare respiro e sostanza alle casse della società». Per Pasquale Iacovella, presidente dell'Ato rifiuti e sindaco di Casalduni «tutto dipende dai pagamenti dei Comuni e per l'immediato futuro servono i finanziamenti della Regione per rimettere in piedi lo Stir». Anche secondo Giannaserenza Franzè della Cgil importante sarà l'incontro di martedì alle 12 in prefettura: «Aspettiamo - dice - che ci diano delle prospettive». «Non ero presente presso la Samte ha dichiarato Cosimo Pagliuca della Uil - ma sono stato in contatto con i lavoratori. È una vertenza che va avanti ormai da troppo tempo e ho proposto più volte di istituire un tavolo tecnico. Che ci dicessero come stanno realmente le cose, se è possibile andare avanti oppure non c'è un futuro certo per i lavoratori». La Samte, guidata da Carmine Agostinelli, è intervenuta con una nota: «I sindacati, per impegni precedentemente assunti hanno disertato l'incontro, sostenendo che ritenevano opportuno rinviare ogni tipo di discorso alla riunione convocata in prefettura per martedì prossimo. La riunione era finalizzata a condividere con i sindacati stessi, la consistenza di liquidità della Samte e il suo imminente utilizzo. Ciò nonostante, su preciso sollecito del presidente della Provincia Antonio Di Maria, su indicazione dello stesso socio unico, ovvero la stessa Provincia, la Samte ha provveduto ad utilizzare quel poco di liquidità che aveva interamente a favore dei lavoratori. Si è provveduto, pertanto, ad un ulteriore pagamento di mille euro a favore di tutti i lavoratori. Più di tanto, pur volendo, la società ad oggi non è in grado di fare. Affinché i lavoratori abbiano un presente più sereno e un futuro più certo, occorre da un lato che i Comuni paghino il dovuto e dall'altro lato occorre che l'Ente d'Ambito, che oggi è l'organismo regolatore del ciclo dei rifiuti in provincia, ritenga la Samte funzionale al ciclo stesso».


I lavoratori della Samte chiedono il pagamento delle 8 mensilità non corrisposte da parte dell'azienda che è retta da una commissione di liquidazione. Dal canto suo, la Samte per procedere ai pagamenti aveva sollecitato ulteriormente i Comuni morosi al pagamento della tariffa, in alcuni casi dovuta dal 2010. Ma solo in pochi hanno provveduto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino