BENEVENTO - Il corteo funebre si è mosso dalla sala mortuaria dell’Ospedale Rummo, dove per circa un mese è rimasto il corpo di Esther Johnson, la prostituta...
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Verità, ma anche «la consapevolezza che Esther è andata via ma solo fisicamente mentre il suo spirito resterà accanto o a coloro che l’hanno amata» così il pastore evangelico di Castel Volturno che ha officiatoo la cerimonia funebre. «Tutti dobbiamo collaborare- ha spiegato- per cercare di arrivare alla verità». Momenti di tensione quando uno degli amici ha insistito perché la bara venisse aperta per salutare la donna. Essendo giunti in ritardo all’obitorio, infatti, molti dei familiari e degli amici, non hanno potuto vederla per l’ultima volta: da qui la richiesta, che per forza di cose non è stato possibile esaudire. Grazie all’intelligente mediazione del responsabile del cimitero, è tornata la calma. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino