Benevento: picchia la moglie, giudizio immediato per un 79enne già allontanato da casa

Usata anche una cintura per picchiare la moglie

Il tribunale di Benevento
Menage difficili, non sempre le tensioni si stemperano con l'avanzare dell'età. Un uomo di 79 anni - ha inflitto un serie di violenze alla moglie di poco più...

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Menage difficili, non sempre le tensioni si stemperano con l'avanzare dell'età. Un uomo di 79 anni - ha inflitto un serie di violenze alla moglie di poco più giovane (75 anni), per cui il magistrato dopo averne deciso l'allontanamento da casa, ha anche disposto a suo carico il giudizio immediato. Nell'udienza di ieri mattina il Gup Gelsomina Palmieri ha deciso di ascoltare l'imputato e quindi emettere il verdetto. Tutto questo è stato fissato per il 16 ottobre. Vittima ed imputato sono entrambi residenti in città. La decisione del giudizio immediato, era stata adottata nello scorso mese di gennaio dal Gip Vincenzo Landolfi, dopo che l'uomo nel mese di novembre dello scorso anno, era stato raggiunto da un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare, con l'obbligo di mantenersi alla distanza di almeno 50 metri e il divieto di comunicare con la donna. La vicenda ha avuto inizio nel 2020 e poi si è protratta negli anni seguenti fin alla denuncia della donna che e stata fatta agli agenti della Squadra Mobile nel settembre del 2022. I fatti al centro della denuncia coprono un arco di tempo dal 2020 al settembre del 2022 quando la donna si è rivolta alla Questura.

L'uomo nel momento in cui era stato destinatario del divieto di avvicinamento, interrogato dal Gip ed assistito dal suo difensore Andrea Ricciardi, aveva respinto le accuse. Secondo l'accusa la prima aggressione c'era stata nel 2020 quando la donna era stata colpita dal coniuge con schiaffi e calci che le avevano procurato contusioni al volto e dolori in più parti del corpo. Successivamente ai primi di settembre, l'uomo dopo aver impugnato un coltello da cucina avrebbe minacciato di tagliarle la gola. Inoltre non perdeva occasione per offenderla e per minacciarla di passare a vie di fatto anche mentre camminava sul marciapiede nei pressi della sua abitazione. Le aggressioni si ripetevano e la donna era stata costretta a far intervenire la polizia. Tra l'altro in un caso l'uomo non si sarebbe «limitato» ad aggredire la moglie, ma avrebbe anche tentato di costringerla ad avere dei rapporti sessuali. In un altro degli episodi denunciati il marito, dopo averla intimidita con minacce, aveva adoperato anche una cintura per colpire la donna; il tutto era finalizzato a convincerla a ritirare le denunce che negli ultimi mesi aveva presentato conto di lui. Ma le denunce ed inoltre alcune registrazioni delle varie minacce che aveva subito, unitamente agli interventi presso l'abitazione della vittima fatti dal 118, le annotazioni elaborate dalle forze dell'ordine in occasione delle varie richieste di aiuto da parte dell'aggredita, hanno portato poi all'emissione dei vari provvedimenti penali da parte della Procura della Repubblica e del Gip. 

 

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Il Mattino