Anestesia, la luce in fondo al tunnel: è boom di candidati

In 106 al prossimo concorso per 11 assunzioni

ll pronto soccorso
È boom di candidati al concorso per Anestesia e rianimazione indetto dal «Rummo». Sono infatti 106 su 111 i partecipanti, che superata la preselezione, sono...

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È boom di candidati al concorso per Anestesia e rianimazione indetto dal «Rummo». Sono infatti 106 su 111 i partecipanti, che superata la preselezione, sono stati ammessi al concorso per titoli ed esami inseriti nella graduatoria per il reclutamento di 11 specialisti necessari a reintegrare, almeno in parte, l'organico. In elenco quasi esclusivamente da giovani medici nati tra la fine degli anni 80 e la metà degli anni 90, cui si aggiunge solo qualche 45enne. È questo il primo elemento importante che testimonia la disponibilità di anestesisti, confutandone la presunta carenza, e la volontà di entrare a far parte del team dell'ospedale cittadino.

L'altro dato di rilievo è costituito dalla possibilità di avere a disposizione una nutrita graduatoria di dirigenti medici cui poter attingere per riuscire a riportare a 30 il numero degli anestesisti in reparto, in modo da garantirne la presenza nelle sale operatorie, in Pronto soccorso, nel corso dei turni e degli esami diagnostici, come quelli eseguiti con il mezzo di contrasto, oltre che al «Sant'Alfonso Maria de' Liguori» di Sant'Agata de' Goti.

Quanto all'alto numero dei partecipanti al bando, per la prima volta negli ultimi anni, forse a fare le differenza sono stati anche gli ultimi provvedimenti del management che ha predisposto l'assegnazione degli incarichi ai medici che ha come conseguenza logica la prospettiva di fare carriera. Inoltre, per le ore aggiuntive in Pronto soccorso è stato riconosciuto un compenso di 100 euro all'ora, contro i 60 normalmente attribuiti. Misure che rendono più attrattivo l'ospedale e rappresentano un incentivo importante per il personale sanitario. L'iter concorsuale era stato avviato a giugno, perché la graduatoria del concorso espletato pochi mesi prima, si era esaurita in tempi brevissimi e le dimissioni avevano aggravato la carenza dell'organico, ridotta a 14 anestesisti in totale. Inoltre, la scelta si era resa necessaria per l'impossibilità di attingere alle graduatorie concorsuali di altre aziende ospedaliere, anch'esse esaurite.

La presenza di un numero congruo di anestesisti in ospedale è di vitale importanza per una serie di attività, a cominciare dal funzionamento delle sale operatorie che, per forza di cose, per effetto del numero ridotto di anestesisti sono costrette a limitare il numero di interventi. Ora non resterà che attendere i tempi dell'espletamento del concorso e la nomina dei primi 11 anestesisti che si spera non diano le dimissioni ancor prima che si esaurisca il periodo di prova, come è accaduto in precedenza.

A giocare un ruolo determinante in merito alla carenza di anestesisti sul territorio sannita, intervengono diversi elementi: il dato nazionale e regionale sull'esiguo numero di anestesisti rianimatori, denunciato da anni dall'Aaroi Emac (associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani emergenza area critica); la presenza massiccia nella graduatoria concorsuale del «Rummo», di anestesisti provenienti da altre aree della Campania, ovviamente interessati ad avvicinarsi a casa; la scarsa attrattività del territorio che non invoglia i giovani professionisti a rimanervi; l'impoverimento del settore, reiterato negli anni, a causa del blocco del turnover e degli iter concorsuali. Tuttavia, un'inversione di marcia decisa per quanto riguarda una migliore qualificazione e remunerazione del personale potrebbe cambiare le carte in tavola e spingere i medici a scegliere il «Rummo» che è una piccola cittadella ospedaliera, dove si può lavorare con maggiore tranquillità rispetto ai grandi ospedali delle aree metropolitane.
 

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Il Mattino