Si chiama «Paur» e in effetti qualche preoccupazione non mancherà di suscitarla. È il Provvedimento autorizzatorio unico regionale richiesto dalla...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Rifiuti, progetto digestore nell'Asi e scatta la protesta: «Altera equilibri»
LE ATTIVITÀ
La lettura del documento rivela che l'impianto accoglierebbe anche 20.000 tonnellate di fanghi oltre alle 90.000 di frazione organica domestica. Dopo una prima fase di trattamento deputata a filtrare i materiali non «digeribili», il materiale idoneo entrerebbe nel vivo della digestione anaerobica: in assenza di ossigeno e a temperatura controllata i rifiuti si trasformano in parte in metano che verrà incanalato nella rete nazionale già presente a Ponte Valentino, e in parte in «digestato». Quest'ultimo sottoprodotto subirebbe un ulteriore trattamento per separare la parte liquida destinata alla fognatura da quella solida che, insieme ai materiali di risulta delle fasi di pretrattamento, alimenterebbe un termovalorizzatore con produzione di energia elettrica. Due voci di ricavo non trascurabili che andranno ad aggiungersi a quelle introitate dal conferimento dei rifiuti. A quale prezzo per il territorio? La documentazione presentata dalla Energreen, come prevedibile, minimizza le ricadute negative. Pur non negando l'esistenza di un «impatto significativo» in particolare per quanto riguarda le emissioni odorigene, nonché sotto il profilo delle emissioni di inquinanti in atmosfera. Effetti collaterali di un processo che comunque la società torinese reputa totalmente compensati o ridotti a lieve entità mediante le azioni di monitoraggio ambientale o di dismissione dell'impianto. E per rendere meno indigesto il digestore a quanti non dovessero giudicare sufficienti le rassicurazioni di parte, la Energreen mette sul piatto sostanziosi benefit per il territorio presentandoli nella usuale veste delle «mitigazioni e compensazioni ambientali»: sconto del 25% sui conferimenti di rifiuti da parte del Comune di Benevento, borse di studio per tesi di laurea sullo sviluppo sostenibile, progetti scolastici e molto altro.
IL CONSORZIO
«Siamo al corrente dell'iniziativa ma non spetta a noi autorizzarla - spiega il presidente del Consorzio Asi Luigi Barone -. Il procedimento è incardinato in Regione e nei prossimi giorni affronteremo la questione nel Comitato dell'Asi. Favorevoli o contrari? Non siamo pregiudizialmente contrari, a patto che risulti compatibile ambientalmente e con il territorio». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino