Camera di Commercio Irpinia-Sannio, fumata nera e crisi irrisolta

La strada del commissariamento della Camera di Commercio Irpinia-Sannio appare più vicina

Fumata nera in Camera di Commercio
La strada del commissariamento della Camera di Commercio Irpinia-Sannio appare più vicina. Anche se non è ancora detta l'ultima parola. Ieri è nuovamente...

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La strada del commissariamento della Camera di Commercio Irpinia-Sannio appare più vicina. Anche se non è ancora detta l'ultima parola. Ieri è nuovamente saltata la riunione di giunta convocata per le 17 dal presidente Pino Bruno, con una serie di argomenti all'ordine del giorno. Tra cui il bilancio di previsione. Mancava il numero legale. Così come è accaduto le volte passate. Oltre a Bruno, c'erano Antonio Cipriano, Oreste La Stella e Gaetana Addesa. Mancavano, quindi, gli altri quattro componenti: Ignazio Catauro, Marianna Venuti, Amalia Della Sale e Rita De Luca.

Bruno non si ferma, va avanti per la sua strada. Un'altra seduta dell'esecutivo è stata già fissata per venerdì, alle 8.30. Questa volta presso la sede di Benevento della Camera. «Ma sarà l'ultima che convoco fa sapere il presidente dell'ente delle aree interne poi la parola passerà al consiglio. Anche in questo caso è già programmata la data del 28 dicembre per discutere del bilancio di previsione». L'approvazione dello strumento contabile rappresenta l'ultima chance per evitare il commissariamento. Se non dovesse esserci il via libera, la Regione dovrebbe adottare il provvedimento per nominare un commissario che avrà il compito di guidare temporaneamente l'ente. Un periodo durante il quale si dovrà rifare l'istruttoria per la verifica delle rappresentanze delle associazioni, per accertare la loro consistenza e capire quanti delegati attribuire a ognuna. In ogni caso, qualora dovesse verificarsi tale ipotesi, i seggi si ridurrebbero. I consiglieri passerebbero da 33 a 25, così come previsto dalla normativa. 

«L'attività della Camera di Commercio Irpinia-Sannio non si ferma. Subito dopo la convocazione della giunta, ho fissato un incontro con le 150 aziende che parteciperanno al Vinitaly», rimarca il presidente Bruno. Che riprende: «Sono sereno, sto facendo il mio lavoro nell'interesse delle imprese e dei territori». Tra gli argomenti da trattare nella giunta di ieri anche il futuro dell'azienda speciale Valisannio. «Si vuole verificare la possibilità di modificare lo statuto per trasformarla in società in house. Nessuno vuole chiuderla. Anzi, l'obiettivo è di rilanciarla», chiarisce il presidente della Camera Irpinia-Sannio. Insomma, rispetto alla seduta di consiglio dello scorso 5 dicembre con all'ordine del giorno Situazione politico-amministrativa e rapporto tra gli organi elettivi. Comunicazioni, confronto e valutazioni, poco è cambiato rispetto alle posizioni delle parti. 

Coldiretti, qualche giorno fa, ha chiesto a Bruno di rassegnare le dimissioni dall'incarico, attraverso una nota del direttore campano Salvatore Loffreda. Ipotesi che il numero uno di piazza Duomo non prende minimamente in considerazione. È determinato ad andare avanti e ribadisce sempre la disponibilità al dialogo «con tutti, nessuno escluso». Nei giorni scorsi, Antonio Campese, già presidente della vecchia Camera di Benevento, aveva fatto sapere che una parte di consiglieri è pronta a rassegnare le dimissioni in blocco (ne servono almeno dodici) per anticipare i tempi del commissariamento. Ma qualcosa sul fronte delle diplomazie comincia a muoversi in entrambe le province e nei due schieramenti, sia quello che ha sostenuto Bruno ma poi in parte si è sfilacciato, sia nel gruppo che si è opposto e ha appoggiato la candidatura alla presidenza di Piero Mastroberardino. Secondo rumors, ci sarebbero stati già dei tentativi di contatto per cercare una possibilità di confronto, al fine di trovare un'eventuale sintesi. Per ora, però, gli spazi di manovra restano sempre risicati. E il tempo a disposizione si riduce ogni giorno 

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Il Mattino