Campania. Moglie uccisa dal marito in casa. «Che choc per la figlia, nessuno le apriva al ritorno da scuola»

Campania. Moglie uccisa dal marito in casa. «Che choc per la figlia, nessuno le apriva al ritorno da scuola»
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San Giorgio del Sannio. Uno strazio intimo invaso dalla folla di vicini e cronisti, al civico 66 di contrada Cesine. È finita nel sangue, nella tarda mattinata di ieri, la vita coniugale di Elvira Ciampi, 49 anni, di San Giorgio del Sannio, e di Pasquale Mastroianni, 52 anni, originario di Palinuro, in provincia di Salerno. Omicidio e tentato suicidio da parte di lui, questa l'ipotesi degli inquirenti. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Benevento e della stazione di San Giorgio del Sannio, nonché il sostituto procuratore Marilia Capitanio e l'ambulanza che ha prelevato l'uomo, in condizioni gravissime. Elvira Ciampi, casalinga dedita a lavori precari e saltuaria assistenza agli anziani, era già morta al momento del ritrovamento. Lascia tre figli: la più piccola ancora a scuola in un istituto superiore di Benevento, la più grande fuori paese e il figlio alla soglia dei trent'anni occupato nel settore alberghiero al Nord.



I coniugi avevano vissuto prima in Svizzera, dove si erano conosciuti, poi a Palinuro. «Appena arrivati qui, sei o sette anni fa, avevano qualche problema economico – dice una vicina – ma ultimamente li avevano superati. Il marito faceva di tutto, aiutava anche me nella manutenzione del giardino e nella potatura delle piante. Nei nostri confronti era educatissimo. D'estate pare curasse anche i giardini di alcune villette residenziali nel suo paese». Una calma, forse apparente, riassunta dalla vicina nell'espressione un po' ambigua «non si facevano sentire».



Mai una lite con i confinanti, nessun dissapore coniugale evidente. Fino a un paio di settimane fa, almeno, quando i vicini hanno notato qualche malessere di coppia culminato l'altro ieri sera con l'arrivo in zona di una pattuglia di carabinieri. «Pare che a chiamare le forze dell'ordine sia stato il marito perché lei non lo faceva entrare in casa», spiega Teresa, un'abitante del luogo.



Una scena che si è ripetuta con esiti ben più dolorosi ieri, intorno all'ora di pranzo, quando la figlia dei coniugi, di ritorno da scuola, non è potuta entrare in casa, secondo il racconto dei vicini. Niente aveva turbato il pomeriggio soleggiato di fine estate, nessun rumore sospetto, ma «siccome nessuno la apriva, né rispondeva, la ragazza si è preoccupata e ha attirato l'attenzione della gente». È un abitante della zona, Nicola, ad accorrere e intuire la necessità di chiamare i carabinieri. «Non poteva mica rompere la porta…», commenta Teresa.







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