La “luminosa scomparsa" di Chiara Rigione

La regista è scomparsa a 37 anni; era diventata mamma da poche settimane

La regista Chiara Rigione, scomparsa a 37 anni
Con i campi vuoti il cinema comunica attraverso l’assenza. Una possibilità estetica che Chiara Rigione sapeva esplorare in profondità e che oggi passa dallo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Con i campi vuoti il cinema comunica attraverso l’assenza. Una possibilità estetica che Chiara Rigione sapeva esplorare in profondità e che oggi passa dallo schermo alla vita con la sua improvvisa scomparsa. Lo sgomento unisce due province – Avellino, di cui era Chiara originaria, e Benevento, di cui ha per anni alimentato l’attività culturale.  Difficile ripercorrere le centinaia di testimonianze di affetto da tutta Italia che da qualche ora si rincorrono sui social, testimoniando una voglia e una capacità di fare rete che aveva dato tanti frutti nonostante il suo forte spirito critico. Fondatrice del circolo Arci “Kinetta”, dedicato alla diffusione del cinema indipendente, Chiara ha mantenuto accesa la luce dei proiettori nella città di Benevento con lo “Spazio Labus” di Piazza Orsini, dove ha anche insegnato il cinema ai più piccoli con il laboratorio “Labus in Fabula”.

Ha partecipato alla realizzazione di cortometraggi e documentari selezionati in festival internazionali, tra cui il “Napoli Film Festival” e il “Bogotà International Film Festival”. Con il suo progetto “Domani chissà, forse” ha vinto il “Premio Zavattini” e con “I Racconti del balcone” ha raggiunto una platea internazionale, approdando in Cile e in Australia. «Proviamo a dimostrare – spiegava – che anche i piccoli istanti di noia quotidiana possono essere pieni di poesia. Ed è lì che si cela il cinema, nel non detto e in ciò che non sappiamo di star vivendo finché non ci mettiamo in ascolto». Parafrasando la rassegna “Ucca”, Chiara ha insegnato che esiste un «cinema che non si vede»: continuerà ad esistere una «vita che non si vede» che in tanti continueranno a cercare tra i frame. «Scompaio come l’oggetto / troppo a lungo guardato – scriveva, citando la poetessa Patrizia Cavalli – Ritornerò a dire / la mia luminosa scomparsa». I funerali si terranno mercoledì alle 16 nella chiesa dell'Annunziata di Mercogliano.  

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino