Il sindaco di Airola Michele Napoletano e cinque giovani ospiti dell'istituto penale minorile di corso Montella sono stati ricevuti in Vaticano, nella sala Nervi, da Papa...
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A darne notizia lo stesso primo cittadino, emozionato: «Per la quinta volta ho baciato la mano di Papa Francesco e gli ho chiesto di pregare per la nostra città: in particolare per tutte le persone che soffrono e per quanti si trovano nel bisogno. Nel 2013 lo incontrai e mi disse abbi forza e coraggio nel guidare e servire il tuo paese. Stavolta gli ho consegnato una lettera di invito a venire a visitare la mia Airola».
Un invito consolidato dalla presenza sul territorio di ben quattro comunità religiose: francescani, passionisti, monache di clausura e suore pallottine. Una speranza legata anche alla Serva di Dio, madre Concetta Pantusa, che ad Airola è vissuta e alla sua salma, custodita nel santuario del Volto Santo. Papa Francesco già conosce Airola: ad aprile del 2015 benedisse in piazza San Pietro la grande statua equestre in bronzo dedicata a San Giorgio martire, poi posizionata in piazza Lombardi. Nell'occasione il sindaco gli donò un volume a colori che riassume la storia e l'arte della cittadina caudina: «Fu un momento commovente ha aggiunto Napoletano che il Papa seppe rendere unico».
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Il Mattino