Cinque giovani detenuti dal Papa, il sindaco di Airola lo invita in città

Cinque giovani detenuti dal Papa, il sindaco di Airola lo invita in città
di Enzo Napolitano
Venerdì 15 Febbraio 2019, 09:25
2 Minuti di Lettura
Il sindaco di Airola Michele Napoletano e cinque giovani ospiti dell'istituto penale minorile di corso Montella sono stati ricevuti in Vaticano, nella sala Nervi, da Papa Francesco. Ad accompagnare i ragazzi lo stesso direttore della struttura carceraria caudina, Dario Caggia, e don Liberato Maglione, parroco della chiesa della SS. Annunziata. Sua Santità si è poi trattenuto alcuni minuti con i detenuti esprimendo parole d'incoraggiamento affinché possano presto reinserirsi nella società civile.
 
A darne notizia lo stesso primo cittadino, emozionato: «Per la quinta volta ho baciato la mano di Papa Francesco e gli ho chiesto di pregare per la nostra città: in particolare per tutte le persone che soffrono e per quanti si trovano nel bisogno. Nel 2013 lo incontrai e mi disse abbi forza e coraggio nel guidare e servire il tuo paese. Stavolta gli ho consegnato una lettera di invito a venire a visitare la mia Airola».

Un invito consolidato dalla presenza sul territorio di ben quattro comunità religiose: francescani, passionisti, monache di clausura e suore pallottine. Una speranza legata anche alla Serva di Dio, madre Concetta Pantusa, che ad Airola è vissuta e alla sua salma, custodita nel santuario del Volto Santo. Papa Francesco già conosce Airola: ad aprile del 2015 benedisse in piazza San Pietro la grande statua equestre in bronzo dedicata a San Giorgio martire, poi posizionata in piazza Lombardi. Nell'occasione il sindaco gli donò un volume a colori che riassume la storia e l'arte della cittadina caudina: «Fu un momento commovente ha aggiunto Napoletano che il Papa seppe rendere unico».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA