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Clacson, cori e applausi. La battaglia ingaggiata dai lavoratori della filiera agroalimentare contro le politiche agricole imposte dall'Unione europea sale di livello e, dopo il corteo a Benevento, nel quinto giorno di mobilitazione la protesta dei trattori invade la statale Telesina. Ieri mattina, con partenza alle 10, oltre 200 trattori hanno marciato a passo d'uomo lungo la statale 372. Scortati dalle forze dell'ordine, i trattori hanno percorso circa 40 chilometri da Benevento verso la valle Telesina, cuore pulsante della viticoltura sannita. Un'imponente protesta, quella organizzata dagli agricoltori «ribelli» sanniti, riuniti sotto il simbolo nazionale del coordinamento autonomo «Riscatto Agricolo», che già lo scorso martedì aveva portato lungo le strade urbane del capoluogo oltre 100 mezzi pesanti, paralizzando il traffico cittadino.
Il corteo dei trattori, che è cresciuto ora dopo ora lungo il percorso, ha preso il via dalla rotonda dei Pentri, alle porte di Benevento.
Tra le richieste dei manifestanti la revisione del «Green deal europeo», ossia il patto verde per raggiungere la neutralità climatica 2050, l'eliminazione dell'obbligo di lasciare incolto il 4% dei terreni, la detassazione di Irpef e Imu, il mantenimento delle agevolazioni per il carburante agricolo, l'eliminazione dell'Iva su alcuni prodotti alimentari primari, il contrasto ai cibi sintetici. «Solo uniti possiamo raggiungere il nostro obiettivo e far giungere in maniera forte il nostro segnale lì dove deve arrivare. Vogliamo tranquillità e stabilità economica per il futuro delle nostre famiglie.
Stiamo lanciando un fantastico messaggio attraverso una massiccia partecipazione spiega Gabriele Forte, portavoce di "Riscatto Agricolo" noi rivogliamo la nostra dignità che ci è stata calpestata per troppi anni e il segnale non arriva solo attraverso questa manifestazione ma anche da coloro che, attraversando la statale, ci stanno dando il loro sostegno. Per troppi anni i nostri diritti sono stati calpestati e noi li rivogliamo indietro. Siamo semplici agricoltori e resteremo tali senza associazioni di categoria né sindacati né bandiere politiche perché se oggi siamo in queste condizioni è solo per conseguenza del loro pessimo operato».
La lunga marcia degli oltre 200 trattori ha fatto ritorno a Benevento intorno alle 18 alla rotonda dei Pentri, dove è presente il quartier generale degli agricoltori sanniti, che proseguiranno anche nei prossimi giorni la loro lotta contro le politiche agricole di Bruxelles, sulla scia di quello che sta avvenendo da giorni in diverse regioni italiani e Paesi europei. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino