Protesta agricoltori: la «Telesina» accoglie la marcia dei trattori

Nel quinto giorno di mobilitazione la protesta dei trattori invade la statale

La marcia dei trattori
La marcia dei trattori
di Giuseppe Di Martino
Domenica 4 Febbraio 2024, 10:48 - Ultimo agg. 11:09
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Clacson, cori e applausi. La battaglia ingaggiata dai lavoratori della filiera agroalimentare contro le politiche agricole imposte dall'Unione europea sale di livello e, dopo il corteo a Benevento, nel quinto giorno di mobilitazione la protesta dei trattori invade la statale Telesina. Ieri mattina, con partenza alle 10, oltre 200 trattori hanno marciato a passo d'uomo lungo la statale 372. Scortati dalle forze dell'ordine, i trattori hanno percorso circa 40 chilometri da Benevento verso la valle Telesina, cuore pulsante della viticoltura sannita. Un'imponente protesta, quella organizzata dagli agricoltori «ribelli» sanniti, riuniti sotto il simbolo nazionale del coordinamento autonomo «Riscatto Agricolo», che già lo scorso martedì aveva portato lungo le strade urbane del capoluogo oltre 100 mezzi pesanti, paralizzando il traffico cittadino.

Il corteo dei trattori, che è cresciuto ora dopo ora lungo il percorso, ha preso il via dalla rotonda dei Pentri, alle porte di Benevento. Qui da cinque giorni i manifestanti sono in presidio a oltranza, sfidando le proibitive temperature della notte per difendere i dirittI degli agricoltori. Dopo aver percorso 40 chilometri il corteo è poi arrivato a Telese Terme dove, in base al piano concordato nei giorni scorsi con la Questura di Benevento, i trattori sono usciti per poi ripercorrere la strada a ritroso per raggiungere nuovamente la città delle Streghe. Durante il lungo e rumoroso percorso fortunatamente non si sono registrati incidenti, mentre, come prevedibile, ingenti sono stati i disagi alla circolazione stradale lungo l'arteria che collega il Tirreno con l'Adriatico, per la quale sono stati previsti percorsi alternativi. Ma contrariamente a quanto si possa immaginare, nonostante i disagi per gli automobilisti, i manifestanti hanno trovato lungo il percorso la solidarietà e la comprensione dei cittadini che hanno voluto assistere alla parata di trattori.

Tra le richieste dei manifestanti la revisione del «Green deal europeo», ossia il patto verde per raggiungere la neutralità climatica 2050, l'eliminazione dell'obbligo di lasciare incolto il 4% dei terreni, la detassazione di Irpef e Imu, il mantenimento delle agevolazioni per il carburante agricolo, l'eliminazione dell'Iva su alcuni prodotti alimentari primari, il contrasto ai cibi sintetici. «Solo uniti possiamo raggiungere il nostro obiettivo e far giungere in maniera forte il nostro segnale lì dove deve arrivare.

Vogliamo tranquillità e stabilità economica per il futuro delle nostre famiglie.

Stiamo lanciando un fantastico messaggio attraverso una massiccia partecipazione spiega Gabriele Forte, portavoce di "Riscatto Agricolo" noi rivogliamo la nostra dignità che ci è stata calpestata per troppi anni e il segnale non arriva solo attraverso questa manifestazione ma anche da coloro che, attraversando la statale, ci stanno dando il loro sostegno. Per troppi anni i nostri diritti sono stati calpestati e noi li rivogliamo indietro. Siamo semplici agricoltori e resteremo tali senza associazioni di categoria né sindacati né bandiere politiche perché se oggi siamo in queste condizioni è solo per conseguenza del loro pessimo operato».
La lunga marcia degli oltre 200 trattori ha fatto ritorno a Benevento intorno alle 18 alla rotonda dei Pentri, dove è presente il quartier generale degli agricoltori sanniti, che proseguiranno anche nei prossimi giorni la loro lotta contro le politiche agricole di Bruxelles, sulla scia di quello che sta avvenendo da giorni in diverse regioni italiani e Paesi europei.

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