L'alba del giorno dopo a Cusano Mutri ha riportato tra le strade e le piazze del piccolo borgo titernino la paura dei ladri, tornati a colpire nella notte tra giovedì e...
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«Apprensione e rabbia - ha dichiarato Giuseppe Maria Maturo -. Si tratta di sentimenti assolutamente generalizzati e condivisi nella nostra comunità e in tutto il comprensorio preso letteralmente di mira ormai da troppo tempo. Abbiamo fiducia nell'operato delle forze dell'ordine e nel loro lavoro, ma è necessario mantenere altissima l'attenzione unitamente alla collaborazione dei cittadini ai quali si chiede di segnalare eventuali situazione anomale e sospette. Per il resto è bene che dal governo arrivino risorse aggiuntive e necessarie a garantire le legittime istanze di sicurezza».
Difficile, nel contempo, riuscire a tenere calmi gli animi al di là degli appelli arrivati da più parti negli ultimi mesi nell'ambito dei diversi comitati convocati dal Prefetto Francesco Antonio Cappetta. «Evitare azione isolate ma soprattutto pericolose per l'incolumità dei cittadini» con riferimento alle «ronde» organizzate nelle scorse settimane «autonomamente» da un gruppo di residenti a seguito di una improvvisa escalation di furti che ha interessato il territorio comunale di Cusano Mutri e Cerreto Sannita. Una lunghissima sequenza di episodi che nel corso del tempo si è trasformata in una vera e propria emergenza. Comportamenti e abitudini che pian piano si sono ovviamente adeguate alle particolari contingenze del momento. Luci accese, di giorno come di notte, macchine ferme davanti casa, il timore di allontanarsi, di uscire anche solo per poche ore.
Intanto si susseguono senza sosta, in tutta la valle Telesina, i controlli disposti dal questore Giuseppe Bellassai al fine di garantire ed intensificare le attività di vigilanza, osservazione e prevenzione dei reati predatori ed in particolare dei furti in abitazione. Azioni operate dagli agenti del commissariato di polizia di stato di Telese guidato dal dirigente Flavio Tranquillo. Monitorate con particolare attenzione le strade di accesso all'areale, in la «Statale 372 Tesina» e la «Fondovalle Isclero» che costituiscono una porta di accesso per la criminalità proveniente dalle province limitrofe di Napoli e Caserta. Un dispositivo frutto di un'attenta valutazione delle fenomenologie criminose che si sono registrate di recente e di una mirata pianificazione da parte della divisione anticrimine della Questura. Obiettivo: rendere tangibile nell'opinione pubblica una maggiore sensazione di sicurezza e promuovere uno spirito di collaborazione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino