Compost, scelta del sito in stand by ma l'Ato: «Presto ubicazione definitiva»

Compost, scelta del sito in stand by ma l'Ato: «Presto ubicazione definitiva»
Caso impianto di compostaggio, il leader dell'Ato rifiuti Pasquale Iacovella ribadisce che in merito al sito dove poter realizzare la piattaforma sono in corso di valutazione...

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Caso impianto di compostaggio, il leader dell'Ato rifiuti Pasquale Iacovella ribadisce che in merito al sito dove poter realizzare la piattaforma sono in corso di valutazione «tre soluzioni, delle quali due più concrete, e in tempi brevissimi si perverrà a un'ubicazione definitiva, ovviamente con l'accordo dell'amministrazione interessata», ma soprattutto che «è evidente la necessità di un totale e assoluto riserbo in ordine ai comuni interessati dalla valutazione, in particolare considerato il clima elettorale: è facile immaginare che una scelta vitale per la gestione integrata dei rifiuti nella nostra Provincia, da assumere in modo asettico ed oggettivo, ove inopinatamente anticipata, si sarebbe trasformata in una battaglia politica della peggior specie».

Iacovella interviene così, dunque, sulla vicenda dopo gli interrogativi sollevati dal capogruppo Pd alla Rocca dei Rettori Giuseppe Ruggiero in merito all'ubicazione del sito. In una nota, ha chiarito inoltre che «non esistono gialli né misteri: l'Ato ha dichiarato già da febbraio 2020 la propria contrarietà alla realizzazione presso lo Stir di Casalduni di un impianto di compostaggio, ipotizzando una serie di criticità che puntualmente si sono riscontrate all'atto della presentazione del relativo progetto da parte degli uffici regionali». In alternativa all'impianto in questione, l'Ente d'Ambito propone «la realizzazione di un solo impianto per il trattamento di tutta la frazione organica prodotta nell'ambito, a elevata tecnologia e di tipo anaerobico, da realizzare ex novo: anche tale ipotesi è stata chiaramente prospettata ed è riportata in tutti i documenti di Piano sinora approvati, pubblicati nella specifica sezione del sito dell'Ente. Nel merito è stato anche pubblicata una manifestazione d'interesse in riscontro alla quale aggiunge - nessun comune ritenne di doversi proporre; falso quanto dichiarato dal consigliere Ruggiero che tutti i Comuni del Sannio risposero negativamente. Evidentemente ha immaginato che l'Ato, non avendo avuto risposta, avesse deciso di non procedere nel suo compito istituzionale di predisporre il Piano d'Ambito completo di filiera impiantistica: nulla di più sbagliato. Il lavoro è andato avanti senza proclami e oramai, nonostante varie difficoltà, è giunto nella fase finale». Iacovella ricorda, inoltre, che «le scelte operate dall'Ente d'Ambito dovranno essere sottoposte alla valutazione dell'assemblea dei sindaci dell'Ato e in quella sede istituzionale il consigliere Ruggiero potrà dare libero sfogo alle sue eventuali perplessità e, se del caso, proporre soluzioni alternative, ovviamente valide per l'intera comunità».

Ma il numero uno dell'Ato pone l'accento in particolare «sull'esclusione avvenuta su richiesta esplicita dell'EdA Salerno dell'impianto di compostaggio previsto presso lo Stir di Battipaglia dal Prgru: nelle riunioni sull'argomento - precisa - ci è sempre stato riferito dai funzionari preposti che la programmazione regionale (la quale prevede anche l'impianto di compostaggio di Casalduni) non poteva esser modificata e che i finanziamenti assegnati non potevano essere devoluti ad altre opere in quanto fondamentali per dare risposta all'infrazione comminata dalla comunità Europea alla Regione Campania: adesso, invece, prendiamo atto che è possibile modificare la detta programmazione (per inciso, l'impianto di compostaggio presso lo Stir di Battipaglia era un impianto già appaltato) ed è anche possibile devolvere i finanziamenti già assegnati: questo è sicuramente un buon viatico e un importante precedente anche per quanto attiene l'ipotesi alternativa che l'EdA prevede per lo Stir di Casalduni».

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Il Mattino