Comune di Benevento, M5s a un bivio: corsa solitaria o alleanze

Comune di Benevento, M5s a un bivio: corsa solitaria o alleanze
Anna Maria Mollica e Marianna Farese: saranno le due consigliere comunali a sedersi al tavolo per dar vita a un'eventuale coalizione, in vista delle amministrative del...

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Anna Maria Mollica e Marianna Farese: saranno le due consigliere comunali a sedersi al tavolo per dar vita a un'eventuale coalizione, in vista delle amministrative del capoluogo. Il Movimento 5 Stelle ha avviato il confronto interno, c'è da consultare la base, innanzitutto scegliere la linea che, realisticamente, si riduce a due opzioni: proporsi ancora una volta da soli, oppure correre con altri soggetti che si proclamano alternativi a Mastella e all'amministrazione uscente. Ossia, il Pd decariano, che, come rimarcato dall'ex sottosegretario ieri l'altro, rappresenta la maggioranza del partito, nonché associazioni e movimenti civici. Quel che è certo, sostengono esponenti pentastellati di primo piano, è che il Movimento potrà decidere in autonomia, da Roma non giungeranno indicazioni. Quindi, è da scartare una trasposizione automatica dell'alleanza giallorossa (oltre a Italia Viva e Leu) che sostiene Conte pur se in questi giorni il governo nazionale appare traballante. Al momento, nei 5 Stelle non è emersa un'indicazione univoca, chiara e netta. Forti sarebbero, però, le perplessità della base all'ipotesi di qualsiasi apparentamento. Visti i trascorsi, non pochi sono coloro che vorrebbero preservare la propria identità, tenendosi equidistanti sia da Mastella che da Del Basso De Caro. Intanto, appare certo che, qualora ci si dovesse sedere al tavolo, i grillini, a differenza del Pd, che si dice, orientato ad accettare Angelo Moretti quale candidato sindaco, una candidatura la proporrebbero. Nulla di preconfezionato, ma in pole position c'è di sicuro Anna Maria Mollica. Del resto, un soggetto politico che al Parlamento conta 4 esponenti non potrebbe esimersi dall'esprimere una designazione, pur se successivamente fare sintesi su altro nominativo.


I DEMOCRAT
Come accennato, non la pensa allo stesso modo il Pd, che eviterebbe di offrire agli alleati un candidato di partito, per demandare la guida dello schieramento a un esponente civico. Ovviamente, non mancano perplessità interne, considerato che, pur in presenza di divisioni, alle Regionali è risultato secondo partito in città. A beneficiarne sarebbe Angelo Moretti, presidente dell'associazione «Il sale della Terra», già opzionato peraltro nella recente campagna per le Regionali, quando il Pd ha dirottato ministri e sottosegretari verso tale associazione, oltre che concludervi la campagna. Allo stato, in quest'area i potenziali candidati alla guida del Comune potrebbero essere tre: Moretti, Mollica e Nicola De Luca, primo dei non eletti Pd nel 2016, ma comunque determinato a giocarsi la partita. Né è da scartare l'ipotesi Fausto Pepe: l'ex sindaco avrebbe non poche chance qualora il criterio per individuare il candidato sindaco fosse la strada del sondaggio. Anche se pare che una fetta dello stesso Pd ne auspicherebbe la presenza in lista per poi assegnargli il ruolo di presidente del consiglio in caso di vittoria. A proposito di posizionamenti, ormai è definita pure la collocazione di Antonella Pepe: per la candidata alle Regionali si dischiuderanno le porte della segreteria provinciale dal prossimo autunno, quando si terrà il congresso e si dovrà scegliere il successore di Carmine Valentino.


In fatto di candidature a sindaco, un'ulteriore opzione potrebbe venire da un altro laboratorio civico, quello promosso da Angelo Miceli, Annachiara Palmieri, Erminia Mazzoni e Luigi Perifano, un'aggregazione che mirava a proporre una lista, «Città aperta», ma nelle ultime settimane il processo aggregativo ha registrato un rallentamento. Innanzitutto, ci sarebbero divergenze in ordine alla collocazione, in quanto alcuni vorrebbero perseguire una linea autonoma, ossia equidistanti sia da Mastella che da Del Basso De Caro; in alternativa, soprattutto altri di provenienza dem, spingerebbero per far parte dello schieramento con Pd e Civico 22. L'intoppo prioritario è che quasi tutti sono deluchiani di stretta osservanza al punto che qualcuno avrebbe già ritirato la disponibilità qualora ci si posizionasse contro la linea portata avanti dal presidente De Luca che, come più volte detto dal figlio Piero (oggi sarà all'Asi con Mastella ed il presidente Barone), ha auspicato che lo schieramento sia quello che ha portato al successo largo alla Regione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino