OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Un intervento che appare fuori contesto in una città sobria e tendenzialmente sonnacchiosa come Benevento. Di diverso avviso l'amministrazione comunale con Clemente Mastella in testa, che ha replicato al fuoco di fila delle osservazioni giunte dalla minoranza: «Qualsiasi cosa proponiamo noi, per l'opposizione ci sarà sempre un neo da trovare - ha chiosato sarcastico il sindaco -. È forse un male far entrare Benevento nel circuito nazionale e internazionale di questo sport? Si tratta di un'iniziativa privata che darà alla città un notevole ritorno economico e la possibilità di accrescere la propria riconoscibilità esterna la cui mancanza preclude lo sviluppo». Il primo cittadino ha risposto poi alle accuse mosse in merito alla regolarità dell'iter: «Noi non facciamo illegittimità, a differenza di chi inaugurava opere senza collaudo e lasciava in giro incompiute che siamo stanchi di dover risolvere». Parole che hanno sollecitato la replica immediata del leader di opposizione Luigi Diego Perifano: «Non fate illegittimità? L'ultima è quella sul servizio idrico».
Un botta e risposta che ha chiuso un dibattito dai toni intensi ma meno aspri di quanto ci si attendesse alla vigilia.
«Siamo in una fase antecedente alla Vas, che si farà successivamente» ha risposto Catalano negando che l'epiteto fosse rivolto all'opposizione. E dai banchi della minoranza si levavano svariati appunti all'inedita e corposa operazione: «Studi autorevoli rivelano che l'impatto di un'opera simile sono rilevanti - ha sostenuto Giovanna Megna (Civico 22) -. Basti dire che il campo da golf ogni anno richiederà risorse idriche pari a quelle necessarie per un comune grande quanto Montesarchio. Andrebbe approfondita inoltre l'affidabilità del proponente privato». Per Rosetta De Stasio «vi è una assoluta carenza di interesse pubblico. Benevento non è una città per ricchi golfisti, non veniteci a parlare di inclusione sociale».
Rilievi contrastati dalla maggioranza ma in parte recepiti con gli emendamenti a firma Palladinom Farese e Greco, approvati, per l'utilizzo di prodotti fitosanitari sostenibili e l'accesso agevolato alle fasce deboli. Floriana Fioretti (Pd), in scia a Miceli di "Città aperta", ha parlato di «variante urbanistica a macchia di leopardo». Perifano ha poi rilevato: «Ci saremmo attesi un confronto su aree nodali della città come piazza Risorgimento, l'ex tabacchificio, Villa dei Papi, e invece siamo qui a parlare di un'opera i cui benefici sono tutti da verificare». Contrattacco di Antonio Capuano: «Dall'opposizione mi sarei aspettato proposte, una sfida su come incrementare le occasioni di sviluppo della città, non per bloccarle». A difesa della correttezza procedurale e sostanziale dell'intervento si sono schierati l'assessora all'Urbanistica Molly Chiusolo e il presidente della commissione Alfredo Martignetti.
Il Mattino