Comune: «Campo da golf bene di interesse sociale» L'opposizione insorge

Mastella: "Così Benevento entra in un circuito internazionale"

Comune: «Campo da golf bene di interesse sociale» L'opposizione insorge
Arriva il primo sì al campo da golf in città. Con 19 voti della maggioranza e 7 no dell'opposizione, il Consiglio comunale ha dato ieri l'ok al...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Arriva il primo sì al campo da golf in città. Con 19 voti della maggioranza e 7 no dell'opposizione, il Consiglio comunale ha dato ieri l'ok al riconoscimento dell'interesse pubblico e sociale dell'opera. Si avvia così l'iter che porterà, in caso di via libera della Conferenza dei servizi, all'attuazione dell'Accordo di programma per realizzare in contrada Coluonni uno dei green più importanti d'Italia, il Tierra Samnium Golf Club a 18 buche, sostenuto da Coni e Credito sportivo nell'ambito del circuito della Ryder Cup, la massima manifestazione golfistica al mondo. Novanta ettari oggi destinati ad uso agricolo perlopiù non utilizzati, che in parte richiederanno una rivalutazione urbanistica per consentire alla proponente, la beneventana Antum immobiliare, di dar vita alle strutture ricettive e sportive connesse.


Un intervento che appare fuori contesto in una città sobria e tendenzialmente sonnacchiosa come Benevento. Di diverso avviso l'amministrazione comunale con Clemente Mastella in testa, che ha replicato al fuoco di fila delle osservazioni giunte dalla minoranza: «Qualsiasi cosa proponiamo noi, per l'opposizione ci sarà sempre un neo da trovare - ha chiosato sarcastico il sindaco -. È forse un male far entrare Benevento nel circuito nazionale e internazionale di questo sport? Si tratta di un'iniziativa privata che darà alla città un notevole ritorno economico e la possibilità di accrescere la propria riconoscibilità esterna la cui mancanza preclude lo sviluppo». Il primo cittadino ha risposto poi alle accuse mosse in merito alla regolarità dell'iter: «Noi non facciamo illegittimità, a differenza di chi inaugurava opere senza collaudo e lasciava in giro incompiute che siamo stanchi di dover risolvere». Parole che hanno sollecitato la replica immediata del leader di opposizione Luigi Diego Perifano: «Non fate illegittimità? L'ultima è quella sul servizio idrico».

Un botta e risposta che ha chiuso un dibattito dai toni intensi ma meno aspri di quanto ci si attendesse alla vigilia. L'avvio sembrava rispecchiare i pronostici con l'opposizione che depositava compatta una pregiudiziale per il ritiro della delibera in autotutela a causa del mancato rispetto dell'obbligo di legge relativo alla valutazione ambientale strategica, adempimento preliminare all'intero iter. Eccezione che incontrava la replica fin troppo esplicita del dirigente Vincenzo Catalano, duramente rimproverato nel corso della seduta anche dal sindaco, che apostrofava come corbelleria (eufemismo) il rilievo.

«Siamo in una fase antecedente alla Vas, che si farà successivamente» ha risposto Catalano negando che l'epiteto fosse rivolto all'opposizione. E dai banchi della minoranza si levavano svariati appunti all'inedita e corposa operazione: «Studi autorevoli rivelano che l'impatto di un'opera simile sono rilevanti - ha sostenuto Giovanna Megna (Civico 22) -. Basti dire che il campo da golf ogni anno richiederà risorse idriche pari a quelle necessarie per un comune grande quanto Montesarchio. Andrebbe approfondita inoltre l'affidabilità del proponente privato». Per Rosetta De Stasio «vi è una assoluta carenza di interesse pubblico. Benevento non è una città per ricchi golfisti, non veniteci a parlare di inclusione sociale».

Rilievi contrastati dalla maggioranza ma in parte recepiti con gli emendamenti a firma Palladinom Farese e Greco, approvati, per l'utilizzo di prodotti fitosanitari sostenibili e l'accesso agevolato alle fasce deboli. Floriana Fioretti (Pd), in scia a Miceli di "Città aperta", ha parlato di «variante urbanistica a macchia di leopardo». Perifano ha poi rilevato: «Ci saremmo attesi un confronto su aree nodali della città come piazza Risorgimento, l'ex tabacchificio, Villa dei Papi, e invece siamo qui a parlare di un'opera i cui benefici sono tutti da verificare». Contrattacco di Antonio Capuano: «Dall'opposizione mi sarei aspettato proposte, una sfida su come incrementare le occasioni di sviluppo della città, non per bloccarle». A difesa della correttezza procedurale e sostanziale dell'intervento si sono schierati l'assessora all'Urbanistica Molly Chiusolo e il presidente della commissione Alfredo Martignetti.
 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino