Coronavirus, prime guarigioni nel Sannio: ok della Regione ai test

Coronavirus, prime guarigioni nel Sannio: ok della Regione ai test
Si apre uno spiraglio di luce nella lotta al Covid-19 perché si può già parlare di guarigione per la dottoressa 39enne che presta servizio nel reparto di...

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Si apre uno spiraglio di luce nella lotta al Covid-19 perché si può già parlare di guarigione per la dottoressa 39enne che presta servizio nel reparto di Medicina d'urgenza del Rummo, e per il medico 38enne di Sant'Agata contagiatosi al II policlinico di Napoli. Negativi entrambi i tamponi di controllo per la prima, mentre si è in attesa del secondo tampone per il professionista saticulano. Se tutto procederà per il meglio, nei prossimi giorni potranno ritornare alla vita normale e al lavoro negli ospedali dove prestano servizio. La notizia arriva nel giorno in cui al «Rummo» è morto il paziente giunto da Ariano Irpino, uno stimato ricercatore e docente in servizio all'ateneo di Foggia di 56 anni originario di Zungoli, e ricoverato da un paio di settimane nell'ospedale cittadino.


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IL CASO
Intanto, è stato trasportato al Rummo per sospetto Covid-19 un paziente di San Mango sul Calore, centro avellinese, che da 14 giorni era ricoverato a Villa Margherita. Era stato operato in una clinica di Avellino, dove aveva subito un intervento, ed era stato trasferito nel centro sannita per la riabilitazione ortopedica. La situazione è precipitata quando l'uomo ha avuto una crisi respiratoria per la quale è stato trasportato al «Rummo» dal 118. Subito sono scattati i controlli da parte dell'Asl, che ha inviato gli ispettori nella struttura e ha predisposto tamponi per circa 40 unità tra personale sanitario e pazienti con sintomatologia riconducibile al Coronavirus. Sono stati sospesi tutti i ricoveri, ma comunque il centro è aperto0 come ha specificato in una nota il gruppo Kos di Villa Margherita. «Nel sospetto non confermato - scrive in una nota - che uno dei nostri pazienti possa risultare positivo al Coronavirus, abbiamo attivato tutte le procedure previste dalla normativa. Inoltre, specifichiamo che le notizie allarmanti, diffuse attraverso un messaggio vocale nella giornata di ieri, sono del tutto prive di fondamento, per cui abbiamo presentato denuncia ai carabinieri per diffamazione e procurato allarme». Dichiarazioni supportate dalla nota del digì dell'Asl Gennaro Volpe. «È pervenuta una comunicazione da Villa Margherita - scrive - con cui si richiedeva l'esecuzione di tamponi ai pazienti che presentavano febbre e tosse. Veniva poi specificato che un ospite del centro era stato ricoverato presso l'azienda ospedaliera con sospetto Covid-19. L'Asl ha predisposto un'ispezione per verificare che fossero state adottate le procedure interne previste per la prevenzione dell'infezione da Covid-19 e che nella clinica gli operatori utilizzassero i dispositivi di protezione prescritti dalla legge. Per i pazienti sintomatici e per diversi operatori sanitari sono stati predisposti sia i tamponi per la ricerca del Sars-Cov-2, che l'immediato isolamento. A titolo cautelativo, in attesa degli esiti degli esami di laboratorio, è stato disposto il blocco temporaneo dei ricoveri e il rispetto assoluto del divieto di accesso dei visitatori alla struttura». «È mio dovere informare scrive in un post Pompeo Taddeo, coordinatore Fp-Cgil che si è attivato subito il comitato di sicurezza di Villa Margherita, con la presenza del direttore sanitario, del direttore di sede, dei responsabili della sicurezza nei luoghi di lavoro, con i sindacati e con i responsabili della Neuro-orto e della divisione di Pneumologia, per prendere le misure di sicurezza per pazienti e operatori e per l'immediata sanificazione del reparto». Intanto, il sindaco Mastella per l'audio circolato ieri annuncia denunce alla Procura e alla polizia postale per procurato allarme contro «i soliti ignoti che diffondono notizie false in un momento di così delicato».

I DATI

È salito a 15 il numero dei ricoverati al Rummo, uno in più di lunedì, secondo quanto confermato dal bollettino del pomeriggio: dieci residenti nel Sannio, tre dei quali in Terapia intensiva, tre in Pneumologia sub intensiva, sei in Malattie infettive e uno in Medicina interna; mentre dei cinque residenti fuori provincia uno è in Terapia intensiva, uno in Pneumologia sub intensiva, tre in Malattie Infettive. Sono 14 i casi positivi registrati dal report dell'Asl: tre a Guardia Sanframondi, due a San Salvatore, uno a Sant'Agata, due a Benevento, uno a Foglianise, uno a Sassinoro, uno a Cusano Mutri, uno a Telese, uno a Torrecuso, e uno a Paupisi, ricoverato in altra provincia. Degli altri 13, tre sono in quarantena a domicilio e 10 sono ricoverati al Rummo, dove è arrivata ieri, per sospetto Covid-19, una coppia di Paolisi. Il sindaco Vessichelli, intanto, ha comunicato la negatività del secondo tampone eseguito sull'ucraino 55enne deceduto e residente a Paduli. Intanto, il Rummo ha ottenuto l'ok della Regione per effettuare l'analisi dei tamponi. A confermarlo il sindaco Mastella su Fb. «Avevamo annunciato in conferenza scrive che occorreva l'autorizzazione della Regione per analizzare i tamponi. È arrivata e ringrazio il digì Antonio Postiglione per la celerità con cui ha accolto la richiesta mia e del digì Mario Ferrante». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino