Scatto in avanti della sanità sannita nella lotta al Covid-19. Tre respiratori per rianimazione al presidio ospedaliero «Rummo», un altro al...
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I TEST
L'altra notizia positiva, comunicata, questa, dal manager Ferrante è che dal pomeriggio di ieri, il «Rummo» si sarebbe dotato dell'analizzatore per tamponi faringei, quindi i test si effettueranno direttamente all'ospedale di Benevento senza doversi appoggiare ad altri laboratori come fatto finora, al «Cotugno» prima e al «Moscati» poi. Ferrante ha annunciato di aver già preso tremila kit che ci consentiranno di rendere il Sannio autonomo. «Ne approfitteremo ha aggiunto il direttore del San Pio - anche per ripetere i tamponi sui 24 casi per i quali non abbiamo ricevuto risposta, al contrario degli altri 102». Un'ulteriore iniezione di fiducia è venuta quando il manager ha smentito i numeri esorbitanti circolati in merito ai contagiati. «Nel nostro presidio sono stati trattati 69 casi di Covid 19, i positivi sono stati 16, un paziente è guarito, un altro purtroppo è deceduto; comunque 11 sono sanniti, uno napoletano e 4 irpini. In quanto ai sanitari contagiati, due sono medici e 5 infermieri, i primi costituiscono lo 0,68 per cento della categoria operante al Rummo, gli altri lo 0,84. Per i posti, abbiamo destinato all'emergenza Covid l'intera palazzina Santa Teresa, abbiamo spostato alcuni reparti in altri padiglioni, pertanto abbiamo 6 posti di rianimazione Covid dedicati, 8 di pneumologia sub-intensiva, altri 21 di malattie infettive e medicina interna per un totale di 35 posti, ma nei prossimi giorni arriveremo a 64 grazie all'acquisto di nuove attrezzature già arrivate: 14 respiratori per attività sub-intensiva, un ventilatore polmonare per adulti, un altro per neonatali, un biocontenitore per pazienti Covid, un sistema robottistico di sanificazione che ottiene l'effetto in soli cinque minuti».
LA SITUAZIONE
Quella appena iniziata si annuncia come la settimana nella quale si toccherà il picco nel Sannio, ha avvertito Mastella. Moderatamente fiducioso il prefetto Cappetta, che ha ringraziato i cittadini per la responsabilità e compostezza dimostrate in questa difficile battaglia («le presenze in strada sono in forte decremento»), nonché le forze dell'ordine impegnate nell'azione di controllo. Il prefetto ha ricordato le ultime direttive emanate dal governo in fatto di mobilità e funzionamento delle attività produttive. D'intesa con Mastella, ha pure ricordato che è stato attivato un presidio presso la stazione centrale per identificare i passeggeri dei treni interregionali, verificare le autocertificazioni e rilevarne la temperatura con il termoscanner. Iniziativa a cui ha partecipato anche l'Asl. Il direttore Volpe, dopo aver sottolineato che «al momento non ci sono focolai nel Sannio, si tratta di casi in ordine sparso», ha rimarcato la sinergia attivata con i sindaci e i medici di medicina generale ai quali sono stati subito forniti i necessari dispositivi. «L'Asl, pur tra tante difficoltà, è riuscita a garantire l'assistenza domiciliare integrata e quella specialistica, così come tanto fa in termini di prevenzione. Ringrazio i miei collaboratori, al momento monitoriamo oltre 500 persone nelle loro abitazioni». L'emergenza territoriale costituisce l'altro importante lavoro effettuato dalla Asl. «Le ambulanze viaggiano costantemente, sono più che soddisfatto. In quanto ai dispositivi di protezione in una settimana arriveranno costantemente». Infine, l'Asl si propone l'apertura dei due ospedali di comunità, Cerreto e San Bartolomeo, previsti dalla normativa vigente regionale, anche per alleggerire la pressione su Rummo e Sant'Alfonso. E, in ultima analisi, potrebbero essere destinati alle quarantene da Covid. Disponibilità di Volpe ad attivare pure le Unità speciali di continuità assistenziale per assistere direttamente a casa i pazienti Covid positivi che non abbisognano di ricovero. Le Usca saranno utili pure per le fasi dei due tamponi previsti dal protocollo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino