Corteo contro la guerra con fiaccole e canti

Corteo contro la guerra con fiaccole e canti
Fiaccole, canti e bandierine per la pace. I cittadini di Benevento sono scesi in piazza al fianco delle Pro Loco sannite per dire stop alle bombe in Ucraina. Ieri pomeriggio in...

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Fiaccole, canti e bandierine per la pace. I cittadini di Benevento sono scesi in piazza al fianco delle Pro Loco sannite per dire stop alle bombe in Ucraina. Ieri pomeriggio in piazza Castello le Pro Loco hanno organizzato una marcia di pace che, partita dalla Rocca dei Rettori, ha attraversato tutto il corso Garibaldi. Il corteo, composto da oltre cento manifestanti, ha raggiunto il Duomo, dove all'interno sono stati intonati canti e preghiere di pace. Alla manifestazione hanno partecipato il presidente provinciale dell'Unpli Renzo Mazzeo, il presidente regionale Tony Lucido, il sindaco di Benevento Clemente Mastella, l'assessore alle Politiche Sociali Carmen Coppola e altri rappresentanti del mondo istituzionale ed ecclesiastico. «La pace non può regnare tra gli uomini se prima non regna nel cuore di ciascuno di loro» è lo slogan stampato su uno degli striscioni presenti in piazza e che richiamano alle parole di Giovanni Paolo II.

«Nessuno di noi accetta questa ingiusta guerra dice il sindaco Mastella Stiamo vivendo anche un clima da guerra fredda e temo che anche dopo la fine delle ostilità belliche vivremo in questo clima. La ripresa delle ostilità tra il mondo occidentale e il mondo orientale rappresenta l'eterno ritorno e la ciclicità della storia. Inoltre non è un segno di buona volontà tra i popoli. Tutto ciò è simbolo di regressione e non di progresso». Non è la prima volta che Benevento si rende protagonista di manifestazioni di solidarietà per la popolazione ucraina. Diversi i cortei e i flashmob organizzati dalle sigle sindacali e dalla numerosa comunità ucraina presente nel Sannio. Inoltre, sin dallo scoppio della prima bomba, lo scorso 24 febbraio, si è messa in moto la macchina della solidarietà e dell'accoglienza coordinata dal Comune e dalla Caritas, con il sostegno di Protezione Civile, Misericordia, Croce Rossa e terzo settore.

Ieri è stato il turno delle Pro Loco. «Per quel poco che possiamo fare spiega il presidente provinciale Unpli Mazzeo abbiamo sentito l'esigenza di unirci tutti e scendere in piazza per sostenere la causa ucraina. Diciamo basta alla tragedia di questa assurda guerra. Noi siamo scesi in campo sin dal primo giorno di conflitto, organizzando raccolta di generi alimentari, medicinali e vestiario da girare alla Caritas. Abbiamo attivato anche un fondo economico che doneremo in sostegno dei profughi che arriveranno in città. Infine ci stiamo organizzando anche per l'accoglienza delle famiglie e in particolar modo dei bambini, per esprimere un concreto segno di solidarietà».

Intanto, continuano gli arrivi in città. Ieri, secondo i dati forniti dal Palazzo di Governo, sono giunte a Benevento altre 69 persone fuggite dagli orrori della guerra. Il numero aggiornato, in netta crescita, sale così a quota 426, di cui 217 donne, 194 minori accompagnati e 15 uomini over 60. Le famiglie beneventane disposte all'ospitalità sono 30, mentre la Caritas prosegue instancabilmente nel lavoro di prima accoglienza, coordinandosi giornalmente con Protezione Civile, Misericordia e Croce Rossa. Nelle strutture messe a disposizione dalla sede di via San Pasquale sono state accolti ieri altri 7 rifugiati, di cui 3 donne e 4 bambini. I posti letto ancora a disposizione sono 226, di cui 51 in appartamenti vuoti che le famiglie sannite sono disposte a cedere per il periodo di accoglienza, 103 in stanze singole all'interno di nuclei familiari, 72 nelle case canoniche e nei conventi aperti per gestire il flusso migratorio.

Nonostante gli arrivi siano in costante crescita la macchina organizzativa dell'accoglienza regge, per ora, la pressione di una guerra che non conosce fine. Il sindaco Clemente Mastella lavora quotidianamente alla ricerca di una struttura pubblica capace di assorbire l'onda migratoria. L'idea principale resta quella dell'utilizzo dell'ex caserma Pepicelli, attuale principale hub vaccinale, come unico sportello per l'ospitalità dei migranti, per l'avvio del protocollo sanitario tra tamponi, vaccini e quarantene e per ospitare qualche famiglia, così come l'edificio dell'ex Cassa Edile in via delle Poste, dove all'interno ci sarebbe la possibilità di recuperare degli appuntamenti. Le procedure sono state avviate e ora si aspetta il via libera dell'Agenzia del Demanio per poter avviare i lavori. Infine da domani, e per tutto il weekend, la Misericordia procederà alla raccolta di medicinali e alimenti donanti dai comitati di quartiere, dalle amministrazioni comunali e dalle comunità parrocchiali, con l'obiettivo di far partire nei prossimi giorni un nuovo carico umanitario per la popolazione ucraina.
 

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Il Mattino