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Undicesimo decesso per Covid-19 al Rummo: la vittima è un 83enne di Arzano ricoverato in Medicina interna da alcuni giorni. Le sue condizioni non destavano particolare preoccupazione ma poi il quadro clinico è precipitato all'improvviso e non c'è stato più nulla da fare. Ormai da una settimana i decessi si susseguono con cadenza quotidiana: dal primo agosto hanno perso la vita 5 pazienti residenti nel Sannio e 6 provenienti da altre province, soprattutto da quella di Napoli.
Al «Rummo» i ricoveri per Covid sono saliti a 68, e 42 riguardano persone residenti in altre province. Dei 173 tamponi processati ieri, 34 sono risultati positivi: 17 i nuovi casi del Sannio, 1 di altra provincia, e gli altri 16 sono conferme di positività. È comunque rallentata la crescita complessiva dei positivi nel Sannio, arrivati ieri a 338. «Solo» 15 in più a lunedì, cifra da cui vanno sottratte 8 guarigioni. I centri con il maggior numero di casi rimangono Benevento con 124 contagi (3 più di lunedì), Moiano con 30 e Montesarchio con 38 (3 più di lunedì).
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Cifre, quelle riferite dal report dell'Asl, che non sempre coincidono con quelle comunicate dai sindaci. Il primo cittadino di Cusano Mutri Giuseppe Maria Maturo, in un post sulla sua pagina facebook stigmatizza l'operato del servizio di prevenzione dell'Asl. «È da una settimana scrive che a Cusano abbiamo tre casi accertati che l'azienda sanitaria non ci ha comunicato. Quindi, in una settimana queste persone e i loro contatti sarebbero stati libere di andare in giro diffondendo il contagio, se i non si fossero autodenunciate. Attualmente abbiamo circa 30 persone in quarantena alcuna segnalazione da parte dell'Asl». Situazione analoga a Bucciano dove il sindaco Domenico Matera riferisce di 6 contagi in più rispetto ai 14 comunicati dall'Asl, e ad Airola dove, secondo quanto annunciato dal sindaco Michele Napoletano, i casi dovrebbero superare la ventina, contro gli 11 censiti finora.
Ieri mattina nella sede del palazzo del Governo si è riunito il Ccs (centro coordinamento soccorsi) presieduto dal prefetto Francesco Cappetta, con la partecipazione dei direttori generali del Rummo e dell'Asl Mario Ferrante e Gennaro Volpe. Nel corso del vertice Ferrante ha ribadito che sono stati allestiti gli 89 posti letto Covid richiesti dalla Regione. Inoltre, a causa della recrudescenza della pandemia, l'azienda ospedaliera ha acquistato due barelle a biocontenimento per il trasporto in sicurezza dei pazienti Covid, per la somma di 37.000 euro. Per sopperire alla carenza di personale, ha sottoscritto una convenzione con l'ospedale Moscati di Avellino per utilizzare la graduatoria dell'avviso pubblico per titoli e colloqui per il reclutamento a tempo determinato di 10 infermieri. In seguito all'incontro di lunedì mattina in Prefettura con i sindacati Usb e Potere al lavoro, Ferrante ha inoltre dato mandato di provvedere all'istituzione di una squadra addetta alle pulizie, sia diurne che notturne, e ad altre mansioni.
Intanto il CRei (Collegio reumatologi italiani) scrive alla direzione generale per la Tutela della salute, per chiedere che i pochi reumatologi a disposizione delle strutture di Reumatologia regionale, tra cui quella di Benevento, possano restare a curare i propri pazienti senza effettuare turni di lavoro nei reparti Covid perché, dei 600mila pazienti reumatologici presenti in Campania, 30mila sono gravi, fragili e immunodepressi e hanno bisogno di essere seguiti da professionisti che conoscono il loro percorso di malattia. Tuttavia, la direzione strategica dell'ospedale «Rummo», di concerto con il sindaco Clemente Mastella, ha già stabilito di dare continuità al reparto di Reumatologia in cui presta servizio Giuseppe De Vita e in cui vengono curati circa 50 pazienti, oltre al day hospital reumatologico.
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