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I numeri delle presenze sono sempre bassi ma qualche alunno in più, ieri, ha varcato la soglia delle scuole di Airola. Alla primaria «Padre Pio» sono entrati 115 bambini su 384 alunni totali mentre alla scuola media «Luigi Vanvitelli», 73 ragazzi su 300. Solo 17 bambini hanno frequentato in presenza le scuole dell'infanzia locali. All'istituto superiore «Lombardi», in classe 36 alunni su un totale di 960. Non si placa la protesta di genitori e studenti pro-Dad ma, soprattutto, non scendono i contagi ad Airola. Fino a ieri, 129 casi, stando ai dati riportati dal sindaco Michele Napoletano. Contagi che non risparmiano la popolazione scolastica: 15 studenti del «Lombardi» risultano positivi mentre quattro sono in quarantena perché contatti diretti di contagiati. Alla «Padre Pio», invece, il Covid colpisce 5 bambini. L'urgenza di affrontare in sinergia, le problematiche relative al diritto all'istruzione, il diritto alla salute, le proteste per la Dad e le preoccupazioni per il rischio di contagio, hanno così indotto il sindaco, i dirigenti scolastici e i rappresentanti dei genitori ad aprire un tavolo di confronto per pensare soluzioni condivise. Insieme al primo cittadino c'erano la dirigente scolastica del «Lombardi», Maria Pirozzi, il dirigente dell'Ic «Vanvitelli», Giovanni Marro; Maddalena Ruggiero, collaboratrice della preside dell'Ic «Padre Pio»; Lucia Della Ratta, presidente del consiglio d'istituto dell'Ic «Padre Pio», Giuseppe Guadagnino e Margherita Ruggiero, rappresentanti dei genitori della primaria «Padre Pio»; Rosa Parrella e Matilde Lizza, in rappresentanza dei genitori della media «Vanvitelli». Tutti concordi su un obiettivo primario: chiedere all'Asl di effettuare uno screening di massa sulla popolazione scolastica per avere un quadro chiaro dei contagi, rasserenare gli animi e tranquillizzare genitori e studenti preoccupati.
«Abbiamo ritenuto opportuno richiedere uno screening all'Azienda sanitaria spiega Napoletano Ci sembra una proposta ragionevole che potrebbe rassicurare tutti.
Anche Lucia Della Ratta, presidente del consiglio di istituto dell'Ic «Padre Pio», evidenzia che «lo screening sarebbe più che opportuno, considerato l'aumento dei contagi, la preoccupazione crescente di genitori e studenti e anche il timore di ulteriori forme di proteste». Giuseppe Guadagnino, rappresentante dei genitori della VC della primaria «Padre Pio», ribadisce che «la situazione dei contagi ad Airola, resta grave, anche se bisogna rispettare le leggi che dicono il contrario, disponendo il ritorno alla didattica in presenza». In riferimento agli studenti contagiati del «Lombardi», Guadagnino sottolinea che «15 casi sarebbero stati 15 mine vaganti se la scuola fosse stata aperta». Infine sostiene che «si deve agire nel rispetto della legge ma anche trovare soluzioni rispettose della salute dei bambini, dei ragazzi e dell'intera comunità».
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