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Ancora due decessi al Rummo nelle ultime 24 ore. A perdere la battaglia contro il Covid, un 67enne di Faicchio e un 71enne di Montesarchio, ricoverati nel reparto di Terapia intensiva. Sono 28 i decessi al Rummo dagli inizi di agosto, 53 da febbraio, 16 le vittime della pandemia residenti nel Sannio e 5 da lunedì: una 76enne di Benevento, una 79enne di Napoli e un 82enne di Frasso Telesino hanno preceduto i due pensionati di ieri. Oltre ai due decessi, ieri sono stati dimessi cinque pazienti dal Rummo, ormai clinicamente guariti. Sale da 95 a 107 in 24 ore il numero dei ricoveri che, negli ultimi giorni, stanno riguardando soprattutto residenti nel Sannio. Dei 220 tamponi processati ieri, 42 hanno dato esito positivo ma solo 12 rappresentano nuovi casi, mentre, gli altri 30 si riferiscono a conferme di positività già accertate in precedenza. Escalation di contagi sul territorio, dove i positivi arrivano a 936. Sono 76 in una sola giornata, contro 29 guariti. Intanto, c'è una fase di relativa tranquillità per quanto riguarda gli accessi al pronto soccorso dell'azienda ospedaliera, sia per effetto del coinvolgimento delle cliniche private nella lotta al Covid che accolgono una parte dei pazienti degli ospedali napoletani, che a causa della temporanea sospensione delle attività ordinarie dell'ospedale. Infatti, si è placato il flusso continuo di ambulanze in arrivo da altre province.
Inoltre, per quanto ha comunicato ieri il direttore generale Mario Ferrante, nel corso dell'incontro del Ccs (centro coordinamento soccorsi) in prefettura, i pazienti Covid di altre province, che hanno superato la fase critica, con molta probabilità saranno trasferiti nelle cliniche private del luogo di provenienza, che hanno attivato i posti Covid. Azione che consentirà di liberare i reparti del Rummo, comunque, in affanno. La situazione è ancora in costante evoluzione perché sono in aumento i decessi e i contagi sul territorio.
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«Ora siamo in zona arancione dice il sindaco Clemente Mastella (prima della rettifica di Conte, ndr) ma probabilmente, nel corso delle prossime settimane, entreremo nella zona rossa. La situazione si aggrava sempre di più anche se non abbiamo un numero di contagi così esteso rispetto, per esempio, alla città di Napoli. Noi siamo al 97° posto in Italia per il valore Rt, l'indice che viene elaborato dagli epidemiologi attraverso il calcolo di riproduzione di una malattia. La mia opinione era quella di fare un lockdown nazionale, imponendo un sacrificio di una ventina di giorni che sarebbe stato compensato da una diminuzione della curva pandemica che, inevitabilmente, sarebbe scesa. Nelle ultime ore, ci sono stati 4.100 i nuovi contagiati in Campania, ed è una cifra davvero rilevante. Faccio appello a tutti i cittadini affinché siano sereni e si attengano scrupolosamente alle nuove norme per evitare il peggio». Intanto, i sindaci del Sannio intensificano le misure di controllo sul territorio ed esprimono preoccupazione per quanto sta accadendo. Partecipano con empatia ai lutti che, insieme alle famiglie delle persone morte per Covid, colpiscono intere comunità.
«Sono vicino alla famiglia del nostro caro amico scrive in un post Nino Lombardi, sindaco di Faicchio per il lutto da cui è stata colpita.
Il Mattino