Covid a Benevento: maestra contagiata, chiusa la scuola dell'infanzia Pascoli

Covid a Benevento: maestra contagiata, chiusa la scuola dell'infanzia Pascoli
Chiusa la scuola dell'infanzia «Pascoli» di Benevento in seguito alla positività di una maestra resa nota nella serata di ieri dal sindaco Clemente...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Chiusa la scuola dell'infanzia «Pascoli» di Benevento in seguito alla positività di una maestra resa nota nella serata di ieri dal sindaco Clemente Mastella. Nella classe solo 11 bambini. L'Asl è stata informata e provvederà alla disinfezione. Proprio per un attento monitoraggio delle scuole, a febbraio partirà lo screening «Scuola sicura» che riguarderà il personale scolastico. Lo screening sarà curato dall'Asl, come confermato dal manager Gennaro Volpe nell'incontro svoltosi ieri con Mastella. Tuttavia, non si tratterà di una campagna da svolgere in drive-in nei luoghi finora deputati alle attività di screening ma sarà effettuata con modalità totalmente diverse e coinvolgerà direttamente i camici bianchi di Medicina generale. Infatti, l'Asl sarà coinvolta nella fase organizzativa e di monitoraggio della situazione in quanto le è stato dato mandato dalla Regione di assicurare ai medici di famiglia i necessari kit di test antigenici rapidi per l'attivazione del monitoraggio, mirato all'andamento dei contagi relativo al personale docente e non delle scuole, con priorità assoluta per le persone già impegnate nelle attività in presenza. Monitoraggio che potrà essere effettuato anche presso gli istituti attraverso accordi stabiliti con i dirigenti.



Tutto il personale interessato allo screening dovrà rivolgersi al proprio medico di base per sottoporsi al test antigenico. Qualora il medico non dovesse essere disponibile bisognerà interpellare il distretto sanitario di competenza per segnalare la criticità. Tuttavia, l'operazione è ancora in una fase iniziale e di programmazione perché necessita di un preciso modello organizzativo per poter essere effettuata in tempi brevi e in modo puntuale. Per questo le date sono ancora da stabilire. In questi giorni, i dirigenti scolastici stanno procedendo a raccogliere le adesioni del personale in servizio e a inserire i nominativi in un'apposita piattaforma che consentirà all'Asl di programmare l'attività e di quantizzare i test da distribuire ai medici di famiglia che avranno la possibilità di eseguire il test agli insegnanti e al personale scolastico che figurano tra i loro pazienti abituali, diluendoli in diversi giorni. Intanto, da una rapida indagine compiuta tra i dirigenti scolastici è emersa un'elevata adesione alla campagna. A confermarlo è Luigi Mottola, dirigente del liceo classico «Giannone» e presidente provinciale dell'Associazione nazionale presidi. «Per il momento dice - stiamo lavorando sulle adesioni per inserirle nella piattaforma. Dagli elementi raccolti finora nel nostro liceo è emersa una partecipazione alla campagna dell'80/90%».



Alla campagna «Scuola sicura», si aggiungerà quella promossa dal Comune di Benevento per il monitoraggio della popolazione. La nuova campagna di screening, mediante tamponi rapidi gratuiti, sarà messa in campo a febbraio, con modalità diverse da quelle previste in precedenza. Il Comune ha messo a disposizione 5000 tamponi rapidi per estendere la campagna, in una prima fase destinata agli over 70, anche ad altre fasce di popolazione. «Un'operazione dice il sindaco Mastella che assume una particolare importanza ai fini del contenimento della diffusione del virus, soprattutto alla luce dei ritardi che si registrano a livello internazionale nella produzione e distribuzione dei vaccini. La campagna, come richiesto dall'Asl, riguarderà anche il personale delle attività commerciali, oltre che le categorie di cittadini più fragili, e sarà effettuata, ancora una volta, in collaborazione con l'Ordine dei Medici e il Collegio degli Infermieri.
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino