Crisi Samte, ipotesi contratto di solidarietà per salvare i lavoratori

Crisi Samte, ipotesi contratto di solidarietà per salvare i lavoratori
Vertenza Samte, prospettate soluzioni per evitare il licenziamento di 41 lavoratori e domani, alle 9, assemblea con i sindacati per valutare l'accordo con la società...

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Vertenza Samte, prospettate soluzioni per evitare il licenziamento di 41 lavoratori e domani, alle 9, assemblea con i sindacati per valutare l'accordo con la società provinciale. Nella riunione di ieri mattina tra Carmine Agostinelli, amministratore unico, e i rappresentanti di Cisl, Uil e anche della Cgil, assente alla precedente riunione, sono state ipotizzate soluzioni alternative alla riduzione di personale.

 
«È in corso una interlocuzione con il Ministero del Lavoro ha spiegato Agostinelli - per la Cassa integrazione straordinaria in deroga per il periodo 24 agosto 2019-1 gennaio 2020, quando poi dovrebbe ripartire lo Stir assicurando l'occupazione dei dipendenti. Sulla problematica c'è un dialogo costante con la delegazione parlamentare e in particolare con il deputato del M5s Pasquale Maglione. Nelle more di ottenere una risposta concreta da Roma ho proposto la stipula del contratto di solidarietà, con turnazione tra i lavoratori e una retribuzione di 500 euro mensili».

Valuta positivamente l'incontro Cosimo Pagliuca della Uil. «Ci riuniremo in assemblea con i lavoratori allo Stir giovedì mattina - ha detto - per valutare il piano di Agostinelli che prevede l'impiego dei lavoratori per una sola settimana al mese. È stato assunto l'impegno di scongiurare i licenziamenti e sospendere la procedura di riduzione del personale». Edoardo Marra della Cisl spera in una risposta positiva del Ministero. «Il 17 agosto dice - i lavoratori hanno terminato la cassa integrazione e si è in attesa che il Ministero autorizzi la deroga che dovrebbe traghettare i lavoratori fino a gennaio, quando secondo il piano aziendale è fissato l'avvio delle attività dello Stir». Marra ribadisce la contrarietà alla procedura di licenziamento e verificherà con i lavoratori la fattibilità del piano presentato al tavolo. «Si tratta di far stringere conclude - ancora di più la cinghia ai lavoratori con la speranza che arrivi presto l'ok da Roma».


I rappresentanti della Cgil questa volta hanno preso parte al tavolo. «C'è di buono solo la volontà e la disponibilità da parte dell'azienda ha dichiarato Antonio Tizzani - di salvare e ricollocare il primo gennaio i 41 lavoratori interessati dal provvedimento. Accogliamo positivamente l'impegno assunto al tavolo e la disponibilità a garantire la piena occupazione di tutto il personale da parte di Agostinelli. Ci confronteremo con i lavoratori alla ricerca di una possibile soluzione per giungere fino alla data di avvio delle attività di gennaio». Si è parlato anche del trasferimento degli impianti e della liquidazione della Samte considerato che ora l'Ato è operativo dopo l'insediamento del direttore generale Romito. «Sono avvilita ha dichiarato Giannaserena Franzè della Cgil poiché si è lavorato tanto affinché il concordato andasse a buon fine con la Regione, creditore principale, che ha rinunciato a milioni di euro e ora si pensa a liquidare la società». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino