Folla inferocita e intervento di una volante della polizia presso la sede del distretto Asl di via XXIV Maggio a causa del blackout della cassa automatica e del programma della...
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Ieri, ancora una volta, si sono accesi i toni tra la gente in attesa che aveva già fatto una prima fila per prendere il numero per effettuare la scelta del nuovo medico. In molti hanno manifestato il loro disappunto, alzando la voce per sollecitare una soluzione immediata, esasperati dall'attesa, peraltro infruttuosa, e dal caldo afoso di questi giorni. Tuttavia, è bastato l'arrivo di una volante della polizia per ristabilire l'ordine. La vicenda dei disservizi di via XXIV Maggio, che si sta protraendo dal momento in cui sono stati riaperti gli ambulatori e riattivati i servizi, alla fine del lockdown, non è nuova neppure alla polizia municipale che, in più occasioni, nei giorni scorsi, è intervenuta per indurre la folla a mantenere almeno la distanza di sicurezza anticovid. Sono quattro i medici di Medicina generale, che sono andati e andranno in pensione tra i mesi di giugno e agosto: Antonio Tardugno con 1500 assistiti è in quiescenza da metà giugno mentre il 30 giugno è andato in pensione Aldo Pirone che ha circa 1300 pazienti. A metà luglio toccherà a Giuseppe Maria De Matteis con 1500 pazienti e il 24 agosto a Silvestro Alessandro Savoia con studio ad Apollosa e con 1200 assistiti.
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Il totale è di 5500 persone che, nell'arco di due mesi, dovranno scegliere un nuovo medico di famiglia e che si riverseranno negli uffici della sede distrettuale. Si tratta di un'emergenza destinata a protrarsi ancora per parecchio tempo, nonostante il direttore generale Gennaro Volpe abbia predisposto una serie di incontri per cercare di risolvere le criticità, cui si è aggiunta quella improvvisa e inattesa del guasto al programma, già oggetto di intervento. Invece, è definitivamente scongiurato il rischio di una prossima scadenza del termine per il rinnovo dei ticket per l'esenzione per reddito, rimandata d'ufficio al mese di ottobre, con possibilità di slittamento a fine anno. Se non si fosse arrivati allo spostamento dei termini, alle file già esistenti, per effetto dei disguidi legati alle prenotazioni delle visite ambulatoriali e per la scelta del medico di famiglia, si aggiungerebbero altre 13mila persone per un totale di poco meno di 20mila.
Intanto i 40 tamponi processati ieri al Rummo sono risultati tutti negativi, incluso quello dall'esito incerto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino