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In sintesi, se la provincia di Caserta ad esempio rischia di restare in grave ritardo nei servizi per la prima infanzia, quella di Benevento rischia di non recuperare il gap esistente sul fronte delle certificazioni di agibilità e di prevenzione per gli incendi. Da queste parti si toccano quindi con mano, più che altrove, i forti ritardi sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici e sull'efficientamento energetico, accompagnati da un divario crescente tra le scuole del Nord, quelle del Sud e delle Isole. Il Rapporto Svimez-Confcommercio legge e analizza i dataset disponibili dell'Anagrafe dell'edilizia scolastica del ministero dell'Istruzione e del Merito. Grazie a questi dati è possibile costruire, per ciascun grado di istruzione, un set di indicatori relativi a tre aspetti che tendono a caratterizzare le scuole: la presenza o meno, in una scuola di una mensa o di una palestra e dal possesso da parte della scuola delle certificazioni di agibilità e di prevenzione per gli incendi. I risultati danno Benevento capofila in Campania e anzi su livelli medi nazionali per quanto riguarda mense e palestre.
Gli indicatori utilizzati danno infatti un punteggio che spazia fra 45 e 60, a fronte di una media regionale ma anche dell'intero Mezzogiorno - che oscilla fra 10 e 49.
«Speriamo nel Pnrr e in un rallentamento dell'autonomia differenziata» è il pensiero degli esperti. Arrivano buone notizie, invece, sul fronte del lavoro. Secondo il Rapporto nel 2022 l'andamento positivo dell'occupazione ha interessato tutte le province campane con l'eccezione di Caserta (-1,8%) e Avellino (-1,2%), dove il calo è ascrivibile soprattutto all'industria (Caserta) e ai servizi (Avellino). La crescita dell'occupazione è stata particolarmente intensa nelle province di Napoli (+5,3%) e soprattutto Benevento, dove ha registrato un incremento del 9,4%. Tutte le province hanno recuperato sostanzialmente i livelli pre-pandemia, con l'eccezione di Avellino. Ed anche in questo caso il dato più alto è quello di Benevento, che incrementa del 9,8%. L'elevato tasso di disoccupazione che permane della regione è in buona parte ascrivibile al dato della provincia di Napoli ancora superiore al 20%.
Il Mattino