Ore di preoccupata attesa per gli inquilini di uno dei plessi Iacp di via Fossa Arena. Anche se al momento l'ordinanza non c'è ancora, è certo che di qui a...
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Al momento, l'Istituto autonomo case popolari di Benevento sta procedendo a un secondo livello di indagine, che dovrà solo confermare il primo esito negativo di solidità strutturale. Non appena arriveranno i risultati tecnici definitivi a palazzo Verginiani, toccherà al sindaco, Michele Napoletano, emanare l'ordinanza di sgombero delle abitazioni presenti nell'edificio a tre piani. Una condizione, di fatto, già comunicata in via informale dal primo cittadino ai condomini, che hanno in parte già liberato gli appartamenti, nella certezza che il provvedimento sia soltanto una questione di ore. Troppo evidenti, a quanto pare, i danni al pilastro centrale dell'edificio, dove il cemento manca di solidità e il ferro appare in diversi punti irrimediabilmente corroso. Considerate le attuali condizioni, apparirebbe impossibile ogni tentativo di ripristino, per cui lo stabile, nei margini previsti dalle vigenti normative, non è sicuro, perché a rischio crollo.
Intanto ci si interroga sulle cause del degrado: tra le ipotesi, la possibilità di una colata di cemento anomala nella composizione dei materiali, all'atto della costruzione dello stabile, dal momento che lo stesso problema non appare ai piani superiori, né a quello terraneo. I sei plessi furono realizzati nei primi anni Settanta dall'Iacp, nell'area di espansione edilizia di via Fossa Arena, alla periferia della città, secondo le norme costruttive del tempo: 4 plessi più grandi a «T» e altri due di dimensioni minore, con area verde comune e parcheggio nella parte centrale.
La verifica finora effettuata riguarda soltanto il plesso risultato compromesso, ma la preoccupazione degli inquilini è che il problema già riscontrato possa riguardare anche gli altri 5 edifici. Quelle di questi giorni sono state ore frenetiche di incontri che il sindaco Napoletano ha tenuto con il prefetto di Benevento, i responsabili dell'Iacp e gli inquilini.
In vista della prossima ordinanza, va ora gestita la prima emergenza e la sistemazione provvisoria delle famiglie. Una trentina le persone coinvolte, tra cui diversi anziani e bambini: «Come prima cosa spiega il primo cittadino di Airola ho richiesto ai tecnici Iacp che si proceda al più presto alle verifiche degli altri edifici. Inoltre è necessario un tavolo tecnico interistituzionale per affrontare al meglio questa prima fase. Il Comune farà quanto è nelle sue possibilità di bilancio, offrendo un minimo contributo economico, sulla base anche del reddito, per aiutare le famiglie più disagiate». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino