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«Andiamo tutti a votare per riprenderci quella vittoria che ci hanno scippato. E controlliamo le schede, una ad una». Clemente Mastella serra le fila e chiama a raccolta i sostenitori. L'inaugurazione di un comitato elettorale, a una settimana dal voto bis, diventa un'occasione per stigmatizzare gli avversari e fornire il manuale di istruzioni in vista del fondamentale ballottaggio. «Non sarà un comizio» premette in apertura. Ma la location, la suggestiva sala dell'ex cinema Massimo, prende la mano al mattatore: «Domenica e lunedì scorsi sono successe cose incredibili. Stiamo approntando gli strumenti necessari perché la vittoria ci è stata scippata». Parole forti e riferimenti a circostanze misteriose: «Abbiamo notizia di una scheda ballerina (scheda elettorale ufficiale che viene fatta uscire dal seggio e votata all'esterno a rotazione, ndr), che ha girato per le sezioni. Abbiamo testimonianza di un seggio che ha chiuso a zero voti di preferenza di un nostro candidato, ma a 300 schede dal termine ne aveva 7. Nuclei familiari che sono andati a votare in cinque per noi, ma dallo spoglio è emerso un solo voto. Sono certo che senza tutte queste situazioni strane avremmo già vinto. Ma vinceremo ugualmente lunedì». Accuse lanciate senza indicare i bersagli, comunque facilmente intuibili.
Immediata la reazione del commissario provinciale del Partito democratico Enrico Borghi: «Una figura istituzionale che ha avuto alte responsabilità repubblicane come parlamentare e ministro, non può lanciare accuse generiche e fumose sulla regolarità delle operazioni elettorali.
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Potrebbe dunque esserci una coda al voto di domenica e lunedì con richiesta di riconteggio da parte dei mastelliani, ma è evidente che tale prospettiva perderebbe mordente in caso di successo del primo cittadino uscente. Che ieri è tornato a cannoneggiare le incoerenze del neocostituito rassemblement perifanian - morettiano. «Questo imbroglio tra Sancho Panza e don Chisciotte della morale - lo ha definito Mastella - Sfidano persino le leggi della matematica: quand'anche avessero il 45 per cento mettendosi insieme, non supererebbe mai il 49 ottenuto da noi». Particolarmente bersagliato Angelo Moretti: «Diceva di volere un voto scostumato, ma lo scostumato è lui che offende gli anziani per dileggiare il sottoscritto. La carità non è guadagnare sulla povera gente o camminare su auto di elevata cilindrata. Ai commercianti dico: state attenti a questo cooperativismo che non è quello cattolico. Sono come i Visitors: sembravano umani ma mangiavano i topi». Il ricandidato sindaco informa di aver portato la solidarietà alla Cgil dopo i fatti di Roma di sabato, e ricorda: «Loro invece non vollero incontrarmi». Finale dedicato ai propri sostenitori con vademecum da ballottaggio: «Restate nei seggi dal sabato. La volta scorsa ci hanno fregato perché siamo stati distratti. Riprendete con i telefonini lo scrutinio. Documentate una ad una le schede che i presidenti devono ostentare al momento dello spoglio. È l'unico modo per avere le prove che vada tutto regolarmente». Quindi l'arringa - appello finale: «Grazie a tutti voi, chi ha avuto successo e chi meno, siamo arrivati in vetta e avremmo già vinto se non ci fossero state certe cose. Facciamo un altro sforzo, andiamo tutti a votare per festeggiare un nuovo inizio». Venerdì la chiusura con comizio di piazza.
Il Mattino