Una condanna a tre anni e quattro mesi per Paulo Francisco Da Silva, 38 anni, origini brasiliane, residente in città, accusato di tentato omicidio, sequestro di persona e...
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La vicenda risale alla sera del 4 agosto del 2017. Roberto Azzurro una volta dato l'allarme, venne soccorso lungo la Telesina, nei pressi dello svincolo per Paupisi, e condotto all'ospedale «Rummo» dove fu sottoposto a un intervento per suturare le ferite da taglio alla gola, al torace, al dorso e sulle gambe. Per più giorni la prognosi restò riservata. Mentre Azzurro veniva operato in ospedale scattarono da parte delle forze dell'ordine le ricerche della Matiz, poi bloccata dalla Polizia stradale con alla guida Da Silva che viaggiava in direzione di Campobasso.
I carabinieri proseguirono le indagini e si appurò che Da Silva avrebbe colpito l'attore con un coltello e una pietra dopo una lite scaturita in seguito ad avances sessuali, dopo un incontro nei pressi della rotonda dei Pentri alla periferia della città. Da Silva, come ricostruito dagli inquirenti, mise Azzurro nel portabagagli della Matiz per poi lasciarlo in un terreno nei pressi dello svincolo di Paupisi della statale 372.
Da Silva nelle dichiarazioni rese nel corso del processo ha sostenuto una diversa ricostruzione dei fatti. A suo dire mentre era in sella a una bicicletta aveva accettato un passaggio da Azzurro a bordo della Matiz e di aver poi rifiutato le avances sessuali e che il coltello era stato sottratto all'attore. Lui si era limitato a disarmarlo e poi aveva utilizzato lo stesso coltello per ferirlo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino