Grandi opere, si rischia la paralisi con i ricorsi in tribunale

Bloccati il collegamento Fortore - Statale 90 bis e la Fondovalle

Grandi opere a rischio paralisi
Opere attese da decenni, fondamentali per migliorare concretamente la rete infrastrutturale provinciale che tutti, a parole, dicono di voler potenziare. Ma proprio quando partono...

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Opere attese da decenni, fondamentali per migliorare concretamente la rete infrastrutturale provinciale che tutti, a parole, dicono di voler potenziare. Ma proprio quando partono le procedure di gara, qualcosa nel meccanismo si inceppa e dal territorio scatta la mobilitazione per bloccarli. Un paradosso evidente, corto circuito che mette a rischio appalti per quasi 80 milioni. Al centro della vicenda ci sono i bandi di gara indetti dalla Provincia e dall'Agenzia regionale Acamir per la realizzazione del primo tronco della strada di collegamento Fortore - Statale 90 bis del valore di 30,6 milioni, e per il completamento della Fondovalle vitulanese dell'importo di 31,4 milioni.

Entrambi impugnati al Tar due giorni fa con procedura d'urgenza dall'associazione costruttori di Confindustria e da un consistente numero di aziende edili locali, preoccupate dalla palese incongruenza tra i costi stimati e quelli reali, alla luce dei galoppanti rincari dei materiali. Ma non è tutto. Oltre ai 62 milioni del binomio Fortore - Fondovalle vitulanese, infatti, la macchina dei ricorsi potrebbe travolgere per analogia anche l'appalto integrato indetto dalla Acamir per la Fondovalle Tammaro (tratto Castelpagano - Santa Croce del Sannio) che vale altri 17 milioni. Interventi che hanno tempi di avvio strettissimi in quanto destinatari di finanziamenti nazionali o europei giunti in scadenza.

«Chiediamo l'annullamento, previa sospensione, dei bandi di gara indetti dall'Agenzia regionale e dalla Provincia perché illegittimi - spiega l'associazione costruttori edili di Confindustria - Sono in contrasto con la normativa vigente in tema di revisione dei prezzi, nonché rispetto all'aggiornamento dei prezzari ai sensi del decreto Aiuti. Per il terzo lotto della Fondovalle vitulanese, i prezzi indicati sarebbero sotto soglia per il 55 per cento, mentre per il primo tronco di collegamento Foiano Valfortore Strada statale 90 bis, parliamo del 34 per cento in meno».

Il numero uno dell'Ance sannita, Mario Ferraro snocciola le ragioni di una iniziativa che potrebbe avere riverberi significativi sul territorio: «Vogliamo tutelare imprese e territorio. I prezzi a base di gara non consentirebbero di portare a termine le opere. Corriamo il rischio che il mancato adeguamento dei prezzari favorisca il proliferare delle incompiute, opere che l'impresa appaltatrice non è messa nelle condizioni economiche di portare a termine. Nel giro di pochissime ore, sono oltre 50 gli imprenditori che hanno fatto giungere la condivisione. In Ance Benevento - conclude Ferraro - è attivo lo sportello legale che offre consulenza alle imprese allo scopo di evitare contenziosi tra stazioni appaltanti e imprese. Siamo pronti a scendere in campo ogniqualvolta ci sia necessità di perseguire il benessere della collettività e di salvaguardare le imprese».

Sulla questione si attende ad horas il pronunciamento del Tar in merito alla sospensione dei bandi. Probabilmente già nella giornata di domani potrebbe arrivare il verdetto e, in caso di accoglimento, lo stop alle gare. L'accelerazione connaturata alla procedura d'urgenza richiesta da Ance è testimoniata dalla comunicazione inviata del presidente del Tribunale amministrativo campano che ha intimato alla Provincia di relazionare entro le 12 di ieri. Adempimento eseguito dal responsabile del settore tecnico della Rocca Angelo Domenico Giordano che difende l'operato della stazione appaltante: «La delibera Cipe 54/2016, ai sensi della quale è finanziato il collegamento tra Foiano e la 90 bis, indica inderogabilmente le opere a farsi, ovvero viadotti e gallerie, che non sono modificabili. Altrettanto perentoria è la scadenza fissata al 31 dicembre per l'assunzione dell'obbligazione giuridicamente vincolante».


E sul tema si è già mosso il Pd. Il gruppo alla Rocca guidato da Giuseppe Ruggiero, sindaco di Foiano, ha inviato richiesta formale al ministero Infrastrutture affinché siano indicati funzionari del dicastero a far parte della commissione di valutazione per la realizzazione dell'asse Fortore - 90 bis. Quanto ai ricorsi di Ance, Ruggiero è netto: «Una iniziativa assurda. Le organizzazioni di categoria dovrebbero porre le questioni prima che vengano indette gare fondamentali per il territorio, non impugnarle rischiando così di mandare in fumo decine di milioni».
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Il Mattino