I rincari svuotano i carrelli della spesa: «Costi alti, così sarà un autunno caldo»

Sarà un autunno caldo, difficile e delicato per tante aziende piccole, medie e grandi del Sannio, forse in maniera più accentuata rispetto al resto della penisola,...

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Sarà un autunno caldo, difficile e delicato per tante aziende piccole, medie e grandi del Sannio, forse in maniera più accentuata rispetto al resto della penisola, per la precaria situazione economica generale. Il campanello d'allarme viene lanciato da gestori, titolari e operatori di iper e supermercati alimentari. «La situazione legata all'incremento dei costi registrati nel 2022 con il passare dei mesi sta peggiorando notevolmente dice Francesco Barletta, tra i leader dell'omonimo gruppo ora bisogna trovare un rimedio». Le ripercussioni colpiranno operatori economici, ma soprattutto le famiglie e il personale del settore che nel Sannio subito dopo statali e industrie è quello maggiormente rappresentato. Una avvisaglia della crisi di fronte alla quale sono alle prese gli imprenditori della grande distribuzione si era già registrata, come riportata da «Il Mattino», qualche settimana fa, con un carrello più leggero a fronte di un aumento generalizzato della spesa del 20%, percentuale che in questi ultimi giorni è cresciuta. Ma la situazione continua a peggiorare.


«Tante le conseguenze e tutte pesanti dice Luigi Micco, direttore di IperConad -, partendo dalle aziende che dovranno dare vita a una drastica revisione dei bilanci con relativo blocco di assunzioni, ma anche conseguente riduzione della manodopera e tante altre spese che giocoforza penalizzeranno l'indotto. A luglio, malgrado abbiamo ridotto l'utilizzo di energia elettrica, abbiamo pagato una bolletta di 87.304 euro, più alta del 104,56% rispetto a quella del luglio 2021. Tutto questo a partire da gennaio e credo che si tratti di numeri che non hanno bisogno di commenti e che ci penalizzano maggiormente rispetto ad altre realtà territoriali visto che da noi la famiglia media è monoreddito e quindi risente maggiormente degli aumenti». Il settore alimentare ne sta risentendo parecchio. «Gli aumenti dei costi di produzione e delle materie prime, l'aumento dei costi energetici e di trasporto dovuto all'aumento del carburante ci stanno mettendo a dura prova dice Lino De Giglio, titolare di tre punti vendita alimentari in città e purtroppo al peggio non c'è ancora fine. A settembre ci saranno altri rincari e non so cosa accadrà. Noi abbiamo già limato i nostri margini e pertanto si prevedono altri rincari verso i consumatori finali e l'impossibilità ad attuare campagne promozionali e offerte che erano un salvagente per tante famiglie». Sulla stessa falsariga le parole di Raffaele Zullo, altro operatore del settore: «Il carrello della spesa dei nostri clienti, ma anche di altri supermercati presto sarà semi-vuoto soprattutto per i costi energetici arrivati ad un punto di non ritorno. C'è bisogno di interventi urgenti ed immediati per noi e le famiglie, altrimenti ci sarà un autunno caldissimo e ricco di difficoltà». Per Antonio Fallarino «questa situazione ha visto già scomparire o in grande difficoltà tante piccole aziende o ditte individuali che sopravvivevano nell'indotto alimentare, un dato che deve far riflettere».
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Il Mattino