Sequestro di beni per il titolare di un bar ubicato in città. Secondo l'accusa l'uomo possedeva beni spropositati rispetto ai redditi dichiarati. Il provvedimento...
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L'ACCUSA
Gli inquirenti hanno ritenuto che gli acquisti erano stati effettuati con proventi illeciti, in particolare anche quello di un bar ubicato al rione Libertà, la cui sede, sempre secondo la tesi accusatoria, era divenuta base logistica degli illeciti traffici di stupefacenti. Per questo motivo il locale è stato sottoposto a sequestro preventivo con la nomina contestuale di un amministratore giudiziario, Maurizio Boffa, che consentirà al locale di poter continuare a svolgere la sua attività. In aggiunta all'esercizio commerciale, il sequestro ha riguardato anche un locale deposito adiacente, un'auto Audi, una moto Honda nonché il saldo dei libretti postali, delle carte post pay, dei conti correnti intestati sia al destinatario del provvedimento sia alla moglie per un valore di circa 60mila euro. L'indagato è assistito dagli avvocati Claudio e Francesco Fusco
IL PRECEDENTE
Nel settembre dello scorso anno il destinatario del provvedimento del Tribunale di Napoli era stato coinvolto in un blitz della Squadra Mobile sempre in via Vitelli. In particolare nel deposito del locale finito nel mirino, tra le bibite erano state poi trovate dosi di eroina e cocaina, un bilancino di precisione e materiale plastico per il confezionamento, tutto poi ovviamente sequestrato. Gli agenti al termine dell'irruzione avevano fatto scattare le manette per tre persone, tra cui l'attuale destinatario del provvedimento di sequestro, con le accuse di spaccio. Il magistrato aveva inviato tutti ai domiciliari. Misure successivamente revocate. Il processo è in programma davanti al magistrato Gelsomina Palmieri nel mese di novembre.
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Il Mattino