Nel Fortore e ad Airola boom di contagi: dad anche alle superiori

Nel Fortore e ad Airola boom di contagi: dad anche alle superiori
Ancora in crescita i contagi nelle ultime 24 ore con 463 nuovi positivi, concentrati soprattutto in alcuni comuni del Fortore i cui sindaci hanno optato anche per la chiusura...

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Ancora in crescita i contagi nelle ultime 24 ore con 463 nuovi positivi, concentrati soprattutto in alcuni comuni del Fortore i cui sindaci hanno optato anche per la chiusura delle scuole superiori. La decisione è stata presa dai primi cittadini di Baselice, che ha registrato 155 positività, e di San Bartolomeo in Galdo con 110 casi. «A causa dell'incremento dei contagi dice il sindaco Carmine Agostinelli d'intesa con la dirigenza scolastica, resteranno chiuse e in dad anche le scuole superiori, almeno per la prossima settimana. È stata una decisione difficile e sofferta ma ponderata e necessaria». Lo stesso provvedimento è stato adottato da Vincenzo Falzarano, sindaco di Airola dove sono emersi 330 positivi. Non è escluso che, nelle prossime ore, proprio a causa dell'escalation dei contagi, altri sindaci dispongano ulteriori chiusure. A Morcone, ad esempio, in un giorno i casi sono passati da 43 a 67.

In costante aumento anche i ricoveri al «Rummo», dove passano da 62 a 67 i pazienti in degenza, per effetto di 9 nuovi accessi nei reparti Covid e di 4 dimessi. Intanto, proprio in seguito all'impennata della curva pandemica, da domani saranno sospese temporaneamente tutte le attività ambulatoriali e i ricoveri programmati al «Rummo» mentre, saranno sempre garantite le prestazioni in emergenzaurgenza, sia ambulatoriali che di ricovero per i pazienti che arrivano in pronto soccorso in regime di urgenza, per i pazienti oncologici, per i ricoveri elettivi non oncologici con classe di priorità A, B e C, in cui rientrano i malati oncoematologici, i trapiantati e i pazienti in pericolo di vita.


A dettare le condizioni dell'attuale stretta, la nuova fase emergenziale legata all'impennata di contagi che ha imposto una rimodulazione dei reparti e un incremento dei posti letto nell'area Covid ormai arrivati a 103. Dopo un brevissimo periodo di ripristino di tutte le attività ospedaliere e di una parvenza di normalità, l'ospedale cittadino ha dovuto ridimensionare nuovamente l'offerta a causa del provvedimento adottato dall'unità di crisi per adeguare l'organizzazione ospedaliera e l'impiego del personale ai ritmi incalzanti della pandemia che rischia di compromettere l'equilibrio del sistema sanitario.
Va detto che dei 67 posti letto Covid attualmente occupati, 38 ospitano persone provenienti da altre province, a conferma che i sanniti che necessitano di essere ospedalizzati sono pochi in relazione all'alto numero dei contagi. Quindi va da sé che, in caso di necessità, al «Rummo» vengano convogliati pazienti che non possono essere accolti in altre strutture del territorio regionale, sature e in sofferenza.


Sulla situazione fa il punto il deputato M5S Pasquale Maglione. «Mastella convochi la conferenza dei sindaci dice per ragionare su una strategia comune da attuare sull'intero territorio provinciale. Contestualmente, invito i sindaci a chiedere un sostegno concreto alla Regione, in termini di uomini e di risorse per fronteggiare la crisi. A pagare il prezzo della cattiva gestione della sanità campana sono i cittadini e gli operatori sanitari impegnati costantemente in turni di lavoro estenuanti. Sono giorni che assistiamo alle file per ricevere i vaccini e al collasso delle attività ospedaliere ordinarie perché, soprattutto nelle nostre aree, nulla è stato fatto per migliorare l'efficienza del sistema anti -Covid e per consentire alle strutture sanitarie locali di non dover affrontare da sole e a mani nude il nuovo tsunami che sta per arrivare».


Sempre a causa dell'incremento dei contagi, molti sindaci del territorio provinciale stanno promuovendo attività di screening di massa. Oggi, nell'area Fiera a Morcone, dalle 9.30 alle 16.30 testing con tamponi antigenici, in collaborazione con la Croce rossa italiana. I tamponi saranno gratuiti per gli studenti e per il personale scolastico del liceo scientifico e dell'accademia murgantina, mentre avranno un costo di 10 euro per gli over 18 e di 7 per i minorenni.


Ed è boom di vaccini. Infatti, ieri, ne sono stati somministrati 5149 tra prime, seconde e terze dosi, nei centri vaccinali del territorio. Si intensificano i ritmi dell'attività vaccinale, in seguito alla decisione di rendere obbligatorio il green pass per i dipendenti che prestano servizio sia nelle strutture pubbliche che private, entro il 15 febbraio. Chi non si è ancora vaccinato, dovrà precipitarsi a farlo entro fine gennaio per ottenere il green pass prima della scadenza dei termini fissati dal governo. Per questo, la corsa ai vaccini si è intensificata e rischia di generare il caos nei prossimi giorni. L'amministrazione comunale di Castelvenere, guidata da Alessandro Di Santo, ha deciso di organizzare un open day vaccinale destinato ai bambini che frequentano le scuole elementari e medie. «La nostra comunità evidenzia il sindaco che, peraltro, è anche medico di base finora ha registrato poche positività ma il Covid è ancora in agguato. Per questo, è importante rendere la scuola sicura, vaccinando tutti i nostri bambini e ragazzi».
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Il Mattino