«Sino ad ora non ci sono novità. Siamo fermi alle assicurazioni, alle promesse di disponibilità ma, nonostante le note del Comune e i solleciti, non siamo...
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Disponibilità immediatamente raccolta dal sindaco che, ricollegandosi a quanto già detto nell'intervento durante l'evento «Tesori nascosti Tesori Svelati», ha poi scritto al ministro dell'Ambiente, ricordando che da alcuni mesi i valori d'inquinamento atmosferico Pm10 e Pm2,5 presentano sforamenti quotidiani degni di una città di dimensioni medio alte con traffico e attività industriali che la nostra provincia può solo sognare. Benevento, peraltro, rientra tra le poche città capoluogo senza un idoneo e completo trattamento di depurazione delle acque. L'Amministrazione ha già recuperato circa 20 milioni di euro per iniziare i lavori di collettamento propedeutici alla definitiva realizzazione dell'impianto, ma servono ancora 20 milioni. «Queste importanti problematiche concludeva il sindaco - non consentono al Comune di Benevento di poter correttamente affrontare e risolvere tali questioni senza un concreto aiuto del governo nazionale». Di qui la richiesta dell'incontro. Non avendo ottenuto riscontro, Mastella ha poi provveduto a inviare un sollecito al fine di definire tale incontro presso il Ministero, con la partecipazione, oltre che del Comune di Benevento, pure della Regione, dettasi disponibile con il vice presidente e titolare dell'Ambiente Fulvio Bonavitacola. «Resto in attesa di una convocazione da parte del ministro afferma ora il sindaco di Benevento -, sicuramente terrà fede all'impegno, ma in quella circostanza rimarca Mastella si disse pronto a sottoscrivere accordi di programma sulla qualità dell'aria e sul depuratore entro febbraio. Certo, non stiamo lì con il calendario in mano, ma dovremmo essere convocati a breve, sia noi come Comune che la stessa Regione Campania».
In quanto al depuratore, il Comune ha preso atto del documento tecnico finale predisposto da Gesesa spa, condiviso dal tavolo tecnico istituito presso la struttura commissariale. Dopo la valutazione dell'Ente idrico campano, ci sarà l'individuazione e approvazione della soluzione definitiva, ritenendo comunque preferibile lo schema a più impianti, che presenta il vantaggio di poter avviare con le risorse disponibili gli appalti per la realizzazione di due impianti minori in località Santa Clementina e Cimitero (con adeguamento funzionale dell'impianto di Ponte delle Tavole da paret del gestore), raggiungendo nell'arco di circa due anni 26mila abitanti. C'è, poi, la riduzione della potenzialità dell'impianto centralizzato, che si riduce a 35mila abitanti, con la individuazione del sito alternativo in località S. Angelo a Piesco che consente anche di evitare l'attraversamento dell'alveo del fiume Calore, aspetto di indubbia criticità del sito di Masseria Marziotto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino