Infilzato da uno spuntone, il dramma del suocero di Di Maria

Infilzato da uno spuntone, il dramma del suocero di Di Maria
È fuori pericolo Filippo Golia, il 73enne di Santa Croce del Sannio ricoverato ieri pomeriggio all'ospedale «Rummo» e operato d'urgenza, in seguito a un...

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È fuori pericolo Filippo Golia, il 73enne di Santa Croce del Sannio ricoverato ieri pomeriggio all'ospedale «Rummo» e operato d'urgenza, in seguito a un incidente di cui è rimasto vittima, mentre stava svolgendo dei lavori in casa. L'uomo, suocero del presidente della Provincia, Antonio di Maria, è caduto da un muretto di circa un metro e mezzo, rovinando su uno spuntone di ferro che gli si è conficcato nell'addome, trapassandolo. Intestino perforato e milza spappolata, la prognosi per il pensionato, soccorso dai sanitari del 118 del Saut di Morcone, chiamati dalla moglie.

 
Una corsa contro il tempo per il personale medico e infermieristico, che ha stabilizzato il paziente e lo ha trasportato in codice rosso in ospedale, dove le condizioni dell'uomo, peraltro cardiopatico, sono subito apparse abbastanza gravi, a causa delle ferite riportate e della perdita copiosa di sangue, che ha reso necessaria l'asportazione della milza.


Tragedia sfiorata per l'uomo, operato d'urgenza, nelle ore successive all'arrivo al «Rummo», immediatamente dopo gli accertamenti necessari per stabilire quali fossero le priorità di intervento per salvargli la vita. Ore di panico e di apprensione per i familiari che hanno temuto il peggio. «Al momento dell'incidente dice Di Maria ero impegnato nella riunione del consiglio provinciale e quindi non sono riuscito a muovermi. Ho dovuto attendere che si concludesse la sessione per poter correre in ospedale. Sono contento che l'operazione sia riuscita e che tutto sia andato per il meglio. Adesso dobbiamo solo attendere che mio suocero superi il post-operatorio e recuperi totalmente le forze per tornare a casa». Infatti, il presidente della Provincia, che ha trascorso l'intera serata al «Rummo» insieme ai familiari, in attesa di nuovi sviluppi, per tutto il pomeriggio è stato impegnato nel consiglio da lui convocato d'urgenza per discutere dello spinoso problema dei rifiuti allo Stir di Casalduni. Un vero flagello, quello degli incidenti domestici: secondo dati ufficiali ogni anno in Italia se ne verificano 4,5 milioni, di cui 8mila mortali, e i più frequenti sono proprio le cadute accidentali, a cui fanno seguito fughe di gas e incendi. Un problema determinato dal fatto che, sempre per quanto riportato dalle stime ufficiali, il 62% degli italiani ha una percezione ridotta dei pericoli e si sente sicuro nella propria casa, evitando di prestare la dovuta attenzione alle insidie nascoste negli ambienti domestici.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino