Benevento, il racket colpisce ancora: tre colpi di pistola contro un negozio

Benevento, il racket colpisce ancora: tre colpi di pistola contro un negozio
Le telecamere collocate in zona e la presenza della stazione dei carabinieri forestali non li hanno intimoriti. L'altra notte gli attentatori hanno esploso tre colpi di...

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Le telecamere collocate in zona e la presenza della stazione dei carabinieri forestali non li hanno intimoriti. L'altra notte gli attentatori hanno esploso tre colpi di pistola contro un negozio. Nel mirino l'esercizio commerciale «Rdn» specializzato nella vendita di caldaie e termocamini e nel montaggio di impianti idraulici e di climatizzazione. Il negozio è ubicato in via Paga, a pochi metri di distanza dall'ingresso del pronto soccorso dell'ospedale «Fatebenefratelli» e dall'edificio che ospita la sede dei carabinieri forestali e lungo una via caratterizzata da un susseguirsi di attività commerciali dotate di telecamere.

 
L'attentato ripropone, dopo alcuni mesi di tregua, il ritorno in attività di malavitosi. L'ipotesi più gettonata è quella del racket. Un fenomeno da sempre esistente con atti d'intimidazione che, a differenza di oggi, in passato erano per lo più concentrati in ben definiti periodo dell'anno (festività di fine anno). Ieri mattina l'allarme all'apertura del negozio quando il titolare si è accorto di due colpi che avevano centrato la saracinesca, mentre un terzo proiettile aveva forato un vetro finendo il suo percorso all'interno del locale. «Nessun danno ha subito il locale e le apparecchiature all'interno» si limita a dire Roberto Nuzzolo, 36 anni beneventano, titolare dell'attività commerciale che opera da oltre cinque anni e che mai era stata oggetto di atti di intimidazione. Del resto il titolare avrebbe anche sostenuto con il personale della Squadra Mobile che conduce le indagini di non aver ricevuto al momento né richieste estorsive né minacce. Ma chiaramente quei tre colpi di pistola suscitano pochi dubbi sui possibili moventi.

Appena scattato l'allarme sul posto sono giunti gli agenti della Squadra Volante per una prima ricognizione e quindi quelli della polizia scientifica. L'attenzione si è subito concentrata sulle telecamere per ricostruire anche il momento in cui sono stati esplosi i tre colpi. È molto probabile che il raid sia stato messo a segno la notte tra domenica e lunedì ma tenuto conto della festività l'attentato potrebbe risalire anche alla notte precedente. Gli agenti della scientifica hanno repertato i tre bossoli che appartengono a una pistola di piccolo calibro e nelle prossime ore si potrà, attraverso l'esame balistico, stabilire con precisione questo elemento. Ricognizione poi sulle telecamere presente lungo via Paga (alcune, però, sono state trovate non funzionanti).


Questo attentato segue quello incendiario avvenuto nella notte tra il 3 e il 4 ottobre alla contrada San Vitale. Nel mirino l'azienda edile «MGC» di Antonio Mottola. I malviventi, in quell'occasione, avevano dato fuoco a un camion e danneggiato un altro. Il titolare dell'azienda unitamente ad altri familiari era intervenuto con degli estintori riuscendo così a contenere i danni ed evitare che le fiamme si propagassero anche agli altri veicoli in sosta. Il precedente che riguarda rione Ferrovia risale al mese di aprile quando al viale Principe di Napoli, colpi di fucile erano stati esplosi contro la saracinesca di un'agenzia di scommesse e la sala giochi «Planet Win 365». Sette fori sulla saracinesca, due cartucce al suolo, vetri frantumi e ingenti danni anche all'interno della sala. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino