Limatola, non può più avvicinarsi all'ex compagna: «Escalation di botte e minacce»

In azione i carabinieri di Dugenta

Scatta il divieto di avvicinamento per un 35enne
I carabinieri di Dugenta hanno eseguito la misura del «divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa», emessa dal gip...

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I carabinieri di Dugenta hanno eseguito la misura del «divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa», emessa dal gip del tribunale di Benevento, a carico di un 35enne di Limatola, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia, percosse e lesioni personali nei confronti dell'ex compagna (28enne anche lei di Limatola). L’indagine, avviata lo scorso 26 aprile dopo la denuncia–querela sporta presso la stazione carabinieri di Dugenta, ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza, attraverso le ricostruzioni della persona offesa e delle persone informate sui fatti, nei confronti dell’indagato.

Nel mirino, come specificato dalla Procura di Benevento, retta da Aldo Policastro, le «reiterate condotte violente, ingiuriose e minatorie poste in essere ai danni della ex compagna, consistenti in atti di violenza fisica e psicologica, nonché minacce di vario genere, durante la loro convivenza da cui erano nate due bambine e un bambino». Condotte che sarebbero iniziate già nel marzo del 2022. Secondo l'accusa, le aggressioni, che sarebbero avvenute nelle mura domestiche anche alla presenza dei figli minori, sarebbero inziate dopo la scoperta da parte della donna di un’altra relazione avuta dall’uomo. Una condizione che avrebbe dato origine a un clima  «vessatorio, con percosse, minacce e ingiurie abituali, non cessate neppure dopo l’interruzione della convivenza e continuate anche con pedinamenti, culminate in una violenta aggressione fisica in cui la persona offesa, afferrata al collo e sbattuta con la nuca sul cofano della sua vettura, riportava lesioni personali refertate da personale sanitario».

Contro il provvedimento appena scattato sono, in ogni caso, ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della misura resta allo stato attuale indagato, quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.

 

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Il Mattino