LIMATOLA - Non si ferma l'azione del sindaco di Limatola, Domenico Parisi, volta a ottenere risposte esaustive sullo spostamento della postazione del 118 nelle ore notturne,...
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La vicenda è controversa, in quanto sembrerebbe coinvolgere, Regione, Asl, azienda ospedaliera e amministrazione comunale.
«Lo spostamento dell'ambulanza del 118 da Limatola all'ospedale di Sant'Agata nelle ore notturne dichiara il direttore generale dell'Asl Franklin Picker - è stato disposto direttamente dalla Regione e non rientra nelle mie competenze. L'intera area della provincia di Benevento è molto ben coperta dal servizio di urgenza: abbiamo quasi il doppio delle ambulanza previste dal decreto ministeriale 70. Infatti, in base a tale provvedimento, con un successivo decreto del commissario ad acta la Regione ha stabilito la presenza sul territorio di 6 ambulanze, ma ne abbiamo mantenuto 11 per coprire i 78 comuni del Sannio, in seguito a una mia richiesta specifica, che nasce proprio dalla constatazione del dimorfismo geografico del territorio. Inoltre, la postazione Saut di Limatola, nel suo circuito, oltre ad altri comuni, serve anche Sant'Agata da cui dista circa 12 chilometri». Va chiarito che ogni presidio ha circa 7 centri, più o meno limitrofi, da coprire in caso di emergenza. «Nell'ottica dello spostamento conclude il direttore generale bisogna comunque considerare due aspetti: in primo luogo il fatto che, nel caso si dovesse verificare un'emergenza notturna a Limatola, l'ambulanza sarebbe comunque pronta a intervenire e, in secondo luogo, l'aspetto legato al numero degli accessi al Saut, in quanto, la Regione prima di agire avrà sicuramente tenuto conto dei carichi di lavoro di quella postazione notturna. A mio avviso, prospettare l'interruzione di pubblico servizio è una forzatura e non risponde al vero».
L'assessore alla Sanità di Limatola, Assunta Mele, intervenuta sulla questione, dice: «Dopo la denuncia del nostro sindaco, per la dislocazione dell'ambulanza da Limatola a Sant'Agata, il governatore De Luca non ha ancora fornito una spiegazione ufficiale, non ha convocato le istituzioni e la cittadinanza sulle scelte operate e ha pensato di annunciare la dislocazione del servizio 118 e la chiusura del Pronto Soccorso solo attraverso i media. L'interruzione del servizio, seppure solo per le ore notturne, rappresenta un palese blocco del provvedimento amministrativo, contrario ai principi della nostra amministrazione, che ha sostenuto la nascita del polo oncologico di Sant'Agata, per aumentare l'offerta sanitaria e non certo per diminuirla».
Intanto, il sindacato Fp Cgil denuncia all'Asl i ripetuti ritardi della Misericordia nella presentazione mensile delle turnazioni del personale, che crea difficoltà ai lavoratori, costretti a lasciare in sospeso la propria organizzazione di vita familiare in conseguenza della tardiva notifica. Ignorato anche il principio della compartecipazione della parte sindacale all'opera di stesura delle turnazioni, oltre a quello della loro pubblicazione, entro e non oltre il giorno 22 di ogni mese. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino