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Forte grinta, indiscutibile carisma, intensa vocalità e dirompente fisicità. Sono queste le coordinate del diagramma Mahmood che, nel concerto di apertura della 42esima edizione di «Benevento Città Spettacolo», incanta il suo pubblico. Usa anche il corpo per esprimere il mondo degli dei impuri e degli uomini raccontati nel suo secondo album «Ghettolimpo». «Benevento e la sua gente una meravigliosa scoperta» per il giovane cantautore, nell'unica tappa campana del suo tour, che ha fatto registrare il tutto esaurito ed ha fatto cantare, emozionare, ballare i tantissimi giunti da diverse città ad ascoltarlo. Una vocalità potente, intensa, quella espressa da Mahmood nella magnifica notte beneventana, che sale e scende sulle sillabe, modula l'intonazione come il melisma dei muezzin, echeggia l'oriente, ma abbraccia il mondo. Insomma un canto che tesse arabeschi tra suoni e accattivanti arrangiamenti. Interagisce e dialoga con la platea, centinaia di cellulari s'illuminano e rubano fotogrammi sonori. Il pubblico, fatto di giovani e giovanissimi, sente autentico e vicino Mahmood anche nei testi dove rivela le sue fragilità. Si snodano nel tempo della serata, i suoi grandi successi, i diversi singoli contenuti in «Gioventù bruciata», già disco di platino: da «Rapide» a «Dorado», da «Cobra» a «Karma». Il giovane cantante sardo-egiziano dimostra di saper «rappare» alla grande, ma è nel canto che offre il meglio e dimostra di aver raggiunto, meritatamente, una dimensione internazionale. Un successo stellare.
Il programma di oggi, intanto, prevede un susseguirsi di appuntamenti in piazza Torre, per il contenitore «Piazze d'autore»: alle 19.30 con lo scrittore Giovanni Rezza e il sui libro «Epidemie.
Anche oggi, alle 10.30, è in programma un incontro dell'organizzazione con i giornalisti per suggerimenti, gossip ed interviste. Uno spazio per pensatori e non, di dibattito e distensione, confronti e chiacchiere. L'appuntamento di stamattina è al Bar Castello. C'è da sottolineare che nella mattinata di ieri, sotto gli uffici di palazzo del Reduce, dove ha sede il nucleo operativo della rassegna, si è registrato, purtroppo, uno spiacevole episodio che mortifica e offende i valori propri di promozione artistico-culturale di «Benevento Città Spettacolo». Qualche parola di troppo, sfociata, poi, in una zuffa, per questioni di precedenza, tra alcune persone in fila per il ritiro degli inviti. Tutto si è consumato nel giro di poche manciate di secondi.
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