Mahmood a Benevento, è amore a prima vista

Mahmood a Benevento, è amore a prima vista
Forte grinta, indiscutibile carisma, intensa vocalità e dirompente fisicità. Sono queste le coordinate del diagramma Mahmood che, nel concerto di apertura della...

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Forte grinta, indiscutibile carisma, intensa vocalità e dirompente fisicità. Sono queste le coordinate del diagramma Mahmood che, nel concerto di apertura della 42esima edizione di «Benevento Città Spettacolo», incanta il suo pubblico. Usa anche il corpo per esprimere il mondo degli dei impuri e degli uomini raccontati nel suo secondo album «Ghettolimpo». «Benevento e la sua gente una meravigliosa scoperta» per il giovane cantautore, nell'unica tappa campana del suo tour, che ha fatto registrare il tutto esaurito ed ha fatto cantare, emozionare, ballare i tantissimi giunti da diverse città ad ascoltarlo. Una vocalità potente, intensa, quella espressa da Mahmood nella magnifica notte beneventana, che sale e scende sulle sillabe, modula l'intonazione come il melisma dei muezzin, echeggia l'oriente, ma abbraccia il mondo. Insomma un canto che tesse arabeschi tra suoni e accattivanti arrangiamenti. Interagisce e dialoga con la platea, centinaia di cellulari s'illuminano e rubano fotogrammi sonori. Il pubblico, fatto di giovani e giovanissimi, sente autentico e vicino Mahmood anche nei testi dove rivela le sue fragilità. Si snodano nel tempo della serata, i suoi grandi successi, i diversi singoli contenuti in «Gioventù bruciata», già disco di platino: da «Rapide» a «Dorado», da «Cobra» a «Karma». Il giovane cantante sardo-egiziano dimostra di saper «rappare» alla grande, ma è nel canto che offre il meglio e dimostra di aver raggiunto, meritatamente, una dimensione internazionale. Un successo stellare.

Il programma di oggi, intanto, prevede un susseguirsi di appuntamenti in piazza Torre, per il contenitore «Piazze d'autore»: alle 19.30 con lo scrittore Giovanni Rezza e il sui libro «Epidemie. I perché di una minaccia globale»; alle 21, premio alla carriera «La Musica a Benevento» a cura di Enrico Salzano; alle 21.30, «L'arco di Traiano a Benevento e gli archi trionfali romani», presentazione a cura dell'università «Giustino Fortunato». Alle 23, «E ti vengo a ricercare», spettacolo di canzoni e parole con il cantautore Luca Pugliese e il critico musicale Dario Salvatori, che si incontrano per rendere omaggio - l'uno con la musica, l'altro con il racconto - a Franco Battiato. Presso l'Hortus Conclusus, alle 20.30, «La lezione di Eugène Ionesco» regia Luca Ferrini; nei giardini della Rocca dei Rettori, alle 20.30, «Diversamente normali» regia Gaya Caruso. Alle 21, al Teatro Romano, va in scena «Il Noce di Benevento» (prima nazionale), un'opera buffa in due atti (librettista sconosciuto) di Giuseppe Balducci. Direzione musicale e revisione critica di Leonardo Quadrini da un manoscritto della Biblioteca del Conservatorio «San Pietro a Majella» di Napoli. Coreografie di Saveria Cotroneo; consulenza filologica di Ferdinando Creta; costumi di Pompeo Fioretti, regia e scene di Renato Giordano. Nei giardini di Teatro De Simone, alle 21.30, «Ancora un attimo» di Massimiliano Bruno, adattamento e regia Antonino Miele. In piazza Roma, alle 22, Saverio Martucci con «Il Cuore dappertutto Tour» e, alle 23.30, Leda Pi in «Quello che sento».

Anche oggi, alle 10.30, è in programma un incontro dell'organizzazione con i giornalisti per suggerimenti, gossip ed interviste. Uno spazio per pensatori e non, di dibattito e distensione, confronti e chiacchiere. L'appuntamento di stamattina è al Bar Castello. C'è da sottolineare che nella mattinata di ieri, sotto gli uffici di palazzo del Reduce, dove ha sede il nucleo operativo della rassegna, si è registrato, purtroppo, uno spiacevole episodio che mortifica e offende i valori propri di promozione artistico-culturale di «Benevento Città Spettacolo». Qualche parola di troppo, sfociata, poi, in una zuffa, per questioni di precedenza, tra alcune persone in fila per il ritiro degli inviti. Tutto si è consumato nel giro di poche manciate di secondi. 

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Il Mattino