«È un piacere trovarmi a Benevento. Ho visitato il museo del Sannio e la chiesa di Santa Sofia e ho potuto toccare con mano il ruolo che la città ha ricoperto...
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IL RETTORE
Canfora, perfetto padrone di casa («Siamo orgogliosi di questa storica visita»), nella sua relazione fa una breve sintesi sulla giovane vita dell'ateneo sannita, illustra l'offerta didattica, le attività svolte e quelle in cantiere, fa un cenno ai quattro corsi di studio a carattere inter-ateneo e agli accordi bilaterali con alcuni atenei stranieri, e, dopo aver sottolineato che i giovani sono «la nostra linfa vitale», ricorda, come aveva fatto venerdì alla presenza della ministra Bellanova durante il convegno organizzato sull'agricoltura sempre a «Sant'Agostino», la definizione di due nuove iniziative formative per andare incontro alle vocazioni e alle eccellenze del territorio. In pratica un corso di laurea professionalizzante nel settore delle tecnologie agroalimentari per l'industria dolciaria, sviluppato in collaborazione con l'Università del Molise e alcune imprese del settore (progetto adesso in attesa solo dell'accreditamento per poter decollare il prossimo autunno), e un master nel settore del vino con la collaborazione dell'enologo Riccardo Cotarella, laureato ad honorem dell'Unisannio. «L'Unisannio è una casa dei saperi e un'officina di futuro», dice ribadendo l'identità di un ateneo al centro di un nuovo progetto di sviluppo territoriale. Ma per essere officina di futuro «un piccolo e giovane ateneo come il nostro ha bisogno di investimenti». «Ho sempre pensato che investire nell'Università - dice - sia un atto di lungimiranza, perché il modo migliore che un Paese ha per prepararsi al futuro è quello di puntare con decisione sull'alta formazione, sulla ricerca, sul trasferimento tecnologico e sull'innovazione. Un atto di lungimiranza che, se necessario per l'intero sistema universitario nazionale, diventa addirittura urgente per il nostro ateneo, collocato in un'area interna del sud del Paese e che, in quest'area, rappresenta un baluardo di sostenibilità e resilienza. Purtroppo, il Paese sembra andare in tutt'altra direzione. Da almeno un decennio assistiamo a un progressivo ridimensionamento dei livelli di finanziamento del sistema universitario e della ricerca nazionale». Il rettore infine ravvisa anche l'esigenza di un piano straordinario di ammodernamento del patrimonio edilizio e potenziamento del sistema dei trasporti intra e inter-provinciale.
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Il Mattino