Metro leggera e ciclovia, è pressing con i fondi Pnrr

Metro leggera e ciclovia, è pressing con i fondi Pnrr
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«Sto lavorando ad un documento, assieme ad altri colleghi sindaci, che nei prossimi giorni sottoporrò alla nostra deputazione in consiglio regionale, al governatore De Luca ed alla nostra deputazione in Parlamento. Il Pnrr è un'opportunità che non va sprecata e questo progetto può rappresentare tanto per lo sviluppo economico e turistico della nostra zona». Le parole sono del sindaco di Dugenta Clemente Di Cerbo ed il progetto al quale fa riferimento è quello che riguarda la realizzazione di una metropolitana di superficie e di un sistema di ciclovie che raggiungono i centri della Valle Telesina, quelli del Taburno e Sant'Agata de' Goti. Il tutto pensato come una unica grande infrastruttura al servizio di cittadini e turisti.


Da tempo la fascia tricolore sostiene l'importanza di una metropolitana di superficie quale infrastruttura indispensabile per garantire la piena fruibilità della nuova linea Napoli-Bari. «Ho già posto, più volte, la questione di quanto sia strategica per il nostro territorio ricorda Di Cerbo -. I treni della Napoli-Bari fermeranno infatti nelle stazioni principali, come Afragola o Benevento, ed ecco che allora il rischio che ho già in passato palesato è che i nostri cittadini vedano solo sfrecciare questi treni. Se vogliamo che questa grande opera porti vantaggi diretti ed immediati ai nostri territori allora serve un collegamento su strada ferrata tra le stazioni sannite e quelle snodo dell'Alta Velocità. Sarebbe un servizio importante per chi ogni giorno è costretto a spostarsi dal Sannio per motivi di studio o di lavoro. Ma anche una opportunità per chi viaggia verso il nostro territorio». Ed è qui che il progetto assume un respiro ancora più ampio. «Pensiamo - spiega Di Cerbo - ad un turista che da Roma in un'ora arrivi ad Afragola con l'Alta Velocità e con la metropolitana di superficie raggiunga poi in pochi minuti Dugenta. Da qui potrà con la nuova ciclovia, in bici o a piedi, raggiungere e visitare Sant'Agata de' Goti, il Taburno o ad esempio le terme di Telese. Sarebbe una rivoluzione per il nostro territorio. Per questo chiedo ai miei colleghi di pensare alle due infrastrutture come ad un progetto unico e sia chiaro che l'unica occasione per realizzare un qualcosa del genere è con i fondi del Pnrr».

Di ciclovie si è parlato molto negli ultimi anni. Tra queste quella che dovrebbe nascere da un protocollo di intesa tra i Comuni di Sant'Agata, Dugenta, Limatola e Frasso Telesino. Ma l'idea di Di Cerbo va oltre i confini di questi centri, ed ecco che allora quello serve è prima di tutto la condivisione ampia della proposta. «Questa idea, messa nero su bianco conclude il sindaco telesino -, verrà sottoposta ai colleghi sindaci, a Provincia, Regione, alle delegazioni regionali e nazionali ma anche al mondo delle associazioni ed a chi lavora sull'incoming dei flussi turistici per chiedere poi alla Regione di fare suo il progetto».

Idea progettuale che vede il coinvolgimento convinto del Comune di Sant'Agata. «Stiamo sviluppando insieme ai colleghi sindaci racconta il primo cittadino Salvatore Riccio - un progetto che mette insieme, sinergicamente, la proposta di una metropolitana leggera con le ciclovie turistiche. Sono convinto che queste ultime possano rappresentare un'importante attrattiva, anche nell'ottica di un turismo lento, sostenibile, e quindi essere utili per lo sviluppo del territorio».

«Ne abbiamo parlato più volte dice il sindaco di Frasso Pasquale Viscusi - e adesso è arrivato il momento di portare questa proposta su di un tavolo dove possano sedere le delegazioni regionali e nazionali e chiunque può contribuire a darle concretezza». «Io sono disposto spiega a fare quanto nelle mie possibilità, ben sapendo che i tempi di realizzazione saranno lunghi ma questo non deve farci desistere. Siamo noi oggi chiamati a lavorare a questo progetto che può rappresentare un volano di sviluppo per l'economia del territorio. Serve un documento politico, da condividere a tutti i livelli istituzionali, e serve una armonizzazione delle tante proposte progettuali che oggi sono in campo».
 

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Il Mattino