Morcone, sequestrato il nuovo parco eolico

Morcone, sequestrato il nuovo parco eolico
MORCONE - Un gruppo di allevatori, di agricoltori e di attivisti è insorto all’alba di ieri in località Ripa Malaportelle di contrada Montagna a Morcone, per...

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MORCONE - Un gruppo di allevatori, di agricoltori e di attivisti è insorto all’alba di ieri in località Ripa Malaportelle di contrada Montagna a Morcone, per bloccare le ruspe e le trivelle dell’eolico prima dell’inizio della giornata lavorativa degli addetti ai lavori. Poi arriva il sequestro del cantiere da parte dei carabinieri. Era cominciato così il presidio permanente per contrastare i lavori di realizzazione dell’impianto di circa 20 pale a energia eolica, in contrada Montagna, iniziati da qualche giorno. Nel pomeriggio, sul luogo è intervenuta la Comunità montana che, ascoltate le ragioni della protesta, ha bloccato i lavori. Da alcuni giorni la società eolica appaltatrice, aveva dato inizio alle opere di sbancamento dell’area, ma già nella giornata di sabato, c’era stato un sit-in degli ambientalisti e degli abitanti del luogo per accendere i riflettori sulla vicenda.



Contestualmente, era stata presentata denuncia al comando della stazione Carabinieri-Forestale di Pontelandolfo, alla Comunità montana Alto Tammaro e Titerno e alla Procura della Repubblica di Benevento, allo scopo di denunciare gravi irregolarità in atto ai carabinieri del settore forestale, affinché intervenissero e sospendessero i lavori in corso. Ieri, l’epilogo, perché i carabinieri della forestale hanno sequestrato il cantiere. Un territorio dilaniato quello di Morcone, in cui non solo il cuore del borgo negli ultimi anni è stato fortemente penalizzato. Così, se l’eolico rischia di deturpare per sempre luoghi ameni e incontaminati della montagna, l’introduzione del livello nelle contrade a valle, tra cui Coste e Cuffiano, da parte dell’amministrazione comunale, potrebbe compromettere l’economia già traballante degli agricoltori, costretti a pagare fino a 40mila euro per riscattare le proprietà. 



Per questo, il provvedimento, che impone la riscossione dei canoni per gli anni compresi tra il 2011 e il 2016, sugli immobili gravati da livello e dei successivi 15 anni per chi voglia svincolarli definitivamente, sta suscitando forte preoccupazione tra tutti i cittadini interessati. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino