Non chiamatelo piano B ma tant'è. Il Natale beneventano sarà una versione molto riveduta e corretta di ciò che doveva essere nelle intenzioni originarie e...
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Ma francamente non ho apprezzato la fuga dalle responsabilità e trovo inaccettabile l'attacco concentrico scatenato nei confronti della Camera in queste ore. Non nascondo che ho fatto partire anche qualche querela. A Clemente Mastella mi permetto di ricordare che la Camera di Commercio negli ultimi anni ha donato diversi Natali e i successi sono stati sicuramente superiori alle defaillance. E questo senza negare che si è trattato di una pagina che non ha reso felice nessuno, noi per primi. Quanto alla cosiddetta class action che Confcommercio ha annunciato ai quattro venti, si tratta di una iniziativa semplicemente risibile, improponibile e giuridicamente infondata. Ma del resto la cosa non mi stupisce affatto se consideriamo il background imprenditoriale sicuramente non adamantino di chi ha ideato la cosa». Fine delle collaborazioni con Palazzo Mosti? Campese tiene ancora una porta aperta: «Chi ha un ruolo istituzionale non può permettersi di serbare il broncio a nessuno. Se il Comune ci chiederà in futuro di collaborare ne discuteremo tranquillamente. Ma chiaramente d'ora in avanti dovrà esserci una contribuzione paritaria su tutto».
LA SVOLTA
La marcia a tappe serrate per avere un corso Garibaldi degno del momento potrebbe concludersi già nella serata di sabato: «Stiamo lavorando a questo obiettivo - conferma Renato Giordano, massimo fiduciario di Mastella nella materia - Puntiamo a presentare il risultato all'imbrunire di sabato. Chiaramente ci stiamo muovendo in estremo ritardo e non solo per quanto accaduto domenica. La Regione ci ha notificato il finanziamento solo martedì. E non si tratta di un budget stratosferico, tutt'altro: 99mila euro lordi che diventano 75mila circa. Li utilizzeremo per regalare alla città un Natale classico: luminarie tradizionali, belle ma sobrie come l'intero Corso, luci bianche e soggetti a tema». Ci sarà spazio per altro? «Collocheremo luminarie in tutti i quartieri - ribadisce l'assessore delegato Oberdan Picucci - Poi nell'intero periodo e in particolare nei giorni più cruciali ci saranno artisti di strada, trampolieri, il Babbo Natale per i bambini». Da segnalare la spaccatura determinatasi in seno al Consiglio dell'Ordine degli architetti. Nella seduta di martedì la accesa discussione tra fautori di un nuovo tentativo con illuminazione a led di piazza Vari e promotori dello stop ha visto prevalere questi ultimi. Un esito peraltro suggerito anche dalla richiesta da parte del Comune di una penale cautelativa alquanto onerosa in caso di insuccesso. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino